AGRIGENTO – La vita, come si suol dire, è un dare e avere. È un bene prezioso e va valorizzato fino alla fine. Ci insegna che non si deve solo ricevere, ma anche dare, donare agli altri una speranza, con un piccolo o un grande gesto. Per essere un eroe non c’è per forza bisogno dei super poteri, basta un animo gentile e tanto coraggio.
Il mondo, nonostante ciò che di brutto succede ogni giorno, è, però, anche pieno di eroi. Eroi silenziosi che, nel loro piccolo, donano una parte della loro vita agli altri. Si parla, in questo caso, dei donatori di organi e di una storia in cui la generosità e la riconoscenza sono riuscite a battere la morte.
La storia in questione arriva direttamente da Agrigento, precisamente dall’ospedale San Giovanni di Dio. Una donna, morta nelle scorse ore a causa di un’emorragia cerebrale, è stata la singolare protagonista di un atto eroico. L’anziana agrigentina è passata alla storia per essere, assieme, una ricevente e donatrice di organi.
In vita avrebbe beneficiato di un doppio trapianto di reni, post mortem, invece, avrebbe donato il suo fegato. Ha ricevuto e, allo stesso tempo, donato una speranza a chi ne ha più bisogno. Ha prolungato i suoi anni di vita e ne prolungherà altri.
Già da tempo la donna avrebbe manifestato ai familiari l’intenzione di volere donare i suoi organi, di “restituire” ciò che gli era stato donato. La vita. L’intento è stato rispettato grazie al consenso espresso dai familiari e, immediatamente dopo il decesso, un team multidisciplinare composto da medici e sanitari appartenenti ai diversi reparti dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, in sinergia con l’equipe chirurgica dell’ISMETT di Palermo, si è attivato con urgenza per procedere all’espianto.
L’intervento sarebbe andato tranquillamente a buon fine e i risultati sarebbero stati, fin da subito, tangibili. Il fegato della signora infatti, avrebbe giovato a una paziente che era in trepidante attesa. Una bella vicenda, che conferma come nel mondo gli eroi esistono e, come detto prima, non hanno bisogno né di super poteri né di indossare una maschera. La signora ha finito il suo viaggio, me ne ha fatto proseguire un altro.
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