PORTO EMPEDOCLE – Collisione avvenuta a circa 10 km dalla costa di Licata fra due pescherecci con dieci passeggeri a testa, che stavano rientrando in direzione di Porto Empedocle, porto dell’agrigentino.
Uno è affondato in brevissimo tempo, l’altro ha subito una falla e ha imbarcato acqua.
L’allarme lanciato e la “Seasubsarex 2023”
Le due imbarcazioni hanno lanciato l’allarme e, vista la situazione, avevano bisogno di un soccorso. Proprio così è incominciata l’esercitazione “Seasubsarex 2023“, organizzata dalla Guardia Costiera e con il supporto di altri enti correlati.
La sala operativa della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, dopo aver appreso il fatto e di conseguenza raccolto la richiesta di aiuto, ha immediatamente disposto l’invio – sul punto esatto della collisione – di una motovedetta dell’Ufficio circondariale marittimo di Licata.
Nel frattempo il secondo motopesca ha fatto sapere che l’utilizzo delle pompe di sentina azionate per cercare di svuotare la sala macchine dall’acqua di mare, non stava raggiungendo i risultati sperati e si presentava un forte rischio di affondamento.
Il recupero dei naufraghi
Circa l’equipaggio del motopeschereccio affondato, invece, si è proceduto, inizialmente, al recupero dei naufraghi che, gettandosi in mare, si sono concentrati in un gruppo al fine di attirare l’attenzione dei soccorsi.
Dopodiché è iniziata la ricerca dei dispersi, che è stata organizzata con l’aiuto di un elicottero e anche di alcuni mezzi navali (tra cui una motovedetta della Guardia di Finanza) inviati nell’area di interesse dal 12° MRSC Palermo (Maritime Rescue Sub Center) che ha assunto la regia delle operazioni.
Le motovedette Sar della Guardia Costiera e l’unità della Guardia di Finanza hanno salvato tutti i superstiti che sono stati portati al porto di riferimento e subito dopo affidati alle cure mediche dei sanitari, ovviamente in un pma (posto medico avanzato), allestito da parte della Protezione civile con la presenza di personale del 118.