LAMPEDUSA – Ancora sbarchi di migranti a Lampedusa, in provincia di Agrigento. Sono 385 i nuovi arrivi, dopo il soccorso di 9 barchini da parte della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza.
Durante la giornata di ieri, sull’isola, ci sono stati 22 approdi con un totale di 947 persone.
Sulle carrette soccorse durante la notte c’erano da un minimo di 33 migranti a un massimo di 55, fra cui donne e bambini.
Migranti trasportati all’hotspot
Dopo lo sbarco, tutti hanno riferito di essere salpati da Sfax in Tunisia e di essere originari di Benin, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Camerun, Gambia, Mali, Guinea, Senegal e Nigeria.
I gruppi, dopo un primo triage sanitario effettuato direttamente a molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.
Oltre 2mila migranti in struttura
La situazione attuale, però, è ancora problematica. Infatti, sono 2.304 i migranti ospiti della struttura.
Nonostante ieri siano stati trasferiti 933 (753 con il traghetto che è giunto in serata a Porto Empedocle e 180 con quello approdato all’alba di oggi), l’hotspot (con una capienza di 572 posti letto ma che può ospitare fino a 1.200 persone) resta, a causa dei continui sbarchi, sovraffollato.
Nuovi trasferimenti in programma
La Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, è al lavoro per pianificare nuovi trasferimenti.
Nelle ultime settimane, Prefettura e polizia riescono comunque a trasferire dall’isola quasi un migliaio di persone al giorno.
Sono circa 600 i migranti che in serata, con due navi, verranno trasferiti. Di questi, 450 circa con il traghetto “Lampedusa” verranno portati a Trapani.
I poliziotti della Scientifica e dell’Immigrazione, della Questura di Agrigento, assieme ai mediatori culturali, intanto, nella giornata di ieri e in quella precedente, hanno stabilito un nuovo record: sono riusciti a pre-identificare e fotosegnalare quotidianamente oltre 750 dei migranti presenti nella struttura di contrada Imbriacola.
Un record perché prima dell’insediamento del nuovo questore, Emanuele Ricifari, e della riorganizzazione del sistema pre-identificazioni, non si riusciva ad andare oltre alle 400 persone.
Il tour de force in materia di pre-identificazione si traduce in trasferimenti molto più veloci e, di fatto, si evita che la struttura di primissima accoglienza si ingolfi. Appena ieri infatti sono stati trasferiti ben 933 dei migranti arrivati.