LAMPEDUSA – “Alcuni dei nostri compagni di viaggio sono caduti in mare e sono attualmente dispersi”. Questo è quanto raccontato da alcuni dei 31 migranti che sono sbarcati sull’isola di Lampedusa dopo essere stati salvati dalla motovedetta G129 della Guardia di Finanza.
La conta dei dispersi in mare
Al momento non è stato possibile determinare con precisione il numero esatto delle persone scomparse. Secondo le testimonianze raccolte dalla squadra mobile della Questura di Agrigento, il gruppo sarebbe partito da Sfax, in Tunisia, su un barchino lungo 7 metri. La polizia sta conducendo indagini per ricostruire ciò che è accaduto.
Hotspot al collasso
Attualmente, nell’hotspot di Lampedusa, ci sono 3.279 migranti, che superano di otto volte la capienza prevista di 400 persone. Tra di loro, ci sono anche i 252 arrivati durante la notte.
Nonostante i trasferimenti di 697 ospiti effettuati ieri utilizzando i traghetti di linea per Porto Empedocle e le motovedette delle Fiamme Gialle dirette a Pozzallo e Porto Empedocle, la struttura rimane sovraffollata.
Per questa mattina, la Prefettura di Agrigento, in accordo con il Ministero dell’Interno, ha deciso di spostare 250 persone tramite la motonave Galaxy, che arriverà a Porto Empedocle nella serata. Altre 100 persone, divise equamente su due motovedette della Capitaneria di Porto, saranno dirette a Trapani e Catania.
Gli sbarchi nella notte
Durante la notte, sono avvenuti sette sbarchi a Lampedusa, con un totale di 252 migranti. Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 46 approdi con un totale di 2.033 persone arrivate.
I barchini, tutti di dimensioni comprese tra 6 e 7 metri, sono partiti da Sfax in Tunisia e Zuwara in Libia. Sono stati soccorsi nelle acque dell’area Sar italiana e nelle zone antistanti l’isola dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.
La maggior parte dei nuovi arrivati ha dichiarato di provenire dall’Eritrea, dal Ciad, dal Ghana, dal Sudan e dall’Egitto.
dispersi mare lampedusa
