AGRIGENTO – Fermati i tre tunisini ritenuti gli “scafisti” dello sbarco di 15 cittadini extracomunitari avvenuto a Lampedusa il 5 agosto scorso.
Ben Ammar Abdallah, 37 anni, Ben Sassi Fouad, 31 anni e Ben Amara Bassem, 32 anni, non hanno avuto via di scampo anche perché sono stati incastrati dagli stessi clandestini.
Molti di loro infatti sono stati ascoltati dalla polizia che ha ricostruito così quanto accaduto. In particolare, 12 migranti subsahariani, dopo essere stati tenuti in una safe house in Libia, la notte tra il 3 ed il 4 agosto scorso, sono stati imbarcati su un gommone, salpato dalle coste di Sabratha e diretto in Italia.
Dopo diverse ore di navigazione, il gommone, condotto da trafficanti libici, si sarebbe accostato ad un’imbarcazione in legno, condotta dai tre tunisini ieri fermati, sulla quale sarebbero stati trasferiti.
In effetti, l’imbarcazione in legno veniva successivamente intercettata da una M/V della Guardia Costiera che imbarcava i migranti e li conduceva nell’isola di Lampedusa, dove in seguito venivano pre-identificati e fotosegnalati dal personale della Questura di Agrigento.
I tre tunisini, il 10 agosto scorso, si erano imbarcati, assieme ad altri migranti, sulla nave di linea diretta da Lampedusa a Porto Empedocle, nel cui scalo marittimo hanno poi trovato ad attenderli i poliziotti della II Sezione della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, i quali hanno provveduto ad arrestarli.