LAMPEDUSA – Quattro immigrati che sono sbarcati a Lampedusa sono stati arrestati dalla Squadra Mobile della Questura di Agrigento.
Un decreto di espulsione era stato emesso per i quattro, che sono comunque riusciti a rientrare nel territorio nazionale attraverso la frontiera marittima dell’Isola più grande delle Pelagie.
Su disposizione del pubblico ministero di turno di Agrigento, i quattro individui sono stati posti agli arresti domiciliari nell’hotspot di contrada Imbriacola.
Rallentamento del flusso migratorio
La struttura ospita 548 migranti, attualmente, un numero significativamente ridotto grazie alla mancanza di nuovi arrivi durante la notte e ai trasferimenti in corso.
Le condizioni del mare, soprattutto nel Canale di Sicilia, sono molto agitate e ciò sta rallentando i flussi migratori provenienti dalla Tunisia e dalla Libia nelle ultime ore.
Ieri, sull’Isola, sono stati registrati solamente tre approdi con un totale di 174 migranti. Dall’hotspot di prima accoglienza, utilizzando i due traghetti di linea verso Porto Empedocle e la nave Cassiopea della Guardia Costiera diretta ad Augusta e Catania, sono stati trasferiti complessivamente 1.038 migranti.
Governo consegna due navi alla Guardia costiera Libica
Nell’ambito del progetto “Support to integrated Border and Migration Management in Libya (Sibmmil)” dell’Unione Europea, il Governo italiano ha recentemente consegnato due navi della classe “Currubia” alla delegazione tecnica della Guardia costiera Libica nell’Arsenale Militare di Messina, al fine di contrastare il traffico illegale di migranti.
Le due imbarcazioni, oggetto di lavori di rinnovamento e riabilitazione condotti dall’Agenzia Industrie Difesa, rientrano nell’accordo tecnico sottoscritto tra il Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza-Direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere e l’Agenzia Industrie Difesa.
Maggiore sicurezza delle acque del Mediterraneo
La cerimonia di consegna delle navi è avvenuta dopo la firma del verbale ufficiale e ha visto la presenza di rappresentanti della Direzione generale della Politica di vicinato e dei negoziati di allargamento della Commissione Europea, della Direzione centrale dell‘Immigrazione e Polizia delle Frontiere, della Commissione tecnica Libica, dell’Agenzia Industrie Difesa e della Guardia di Finanza.
Le motovedette fornite alle autorità libiche nell’ambito del progetto europeo Sibmmil saranno impiegate per il controllo delle frontiere, consentendo alla Guardia costiera Libica di supportare le operazioni europee volte a garantire la sicurezza delle acque nel Mediterraneo.
Foto di repertorio