Vittoria, il neo sindaco Moscato a Newsicilia: “Questa città non è mafiosa”

Vittoria, il neo sindaco Moscato a Newsicilia: “Questa città non è mafiosa”

VITTORIA – Un sogno che diventa realtà.

Questa la prima dichiarazione di Giovanni Moscato, neo sindaco di Vittoria, contattato dalla nostra redazione per conoscere le motivazioni e l’ambizione che lo hanno portato a trionfare ai danni del sindaco uscente Aiello.

Raccontaci il tuo primo giorno da sindaco.

“È una grande gioia, un’emozione immensa. Sono felicissimo per questo traguardo che tutta Vittoria merita. La nostra campagna elettorale è stata intensissima ed incredibile, ringrazio tutti i coloro che mi hanno sostenuto e hanno reso ciò possibile. Adesso c’è da prendersi delle responsabilità importanti”.

Come hai conquistato Vittoria e qual è la prima cosa che farai per la città.

“Abbiamo parlato d’amore, non abbiamo mai accusato gli avversari e abbiamo dei progetti seri per rilanciare Vittoria. Innanzitutto questa città recupererà la sua vera immagine, perché Vittoria non è assolutamente mafia. Per dimostrare che non facciamo parte di questa faccenda il contrasto alla malavita sarà il primo vero compito che porterò a termine”.

Come si evince dal programma elettorale di Moscato, Vittoria sarà una città bella dove poter studiare, crescere e vivere. Il nuovo sindaco ama la propria città, da qui lo slogan “Se la ami la cambi”: “Ci sono state discrepanze economiche: da qui ripartiamo. Sfrutteremo le risorse più care ai vittoriesi, l’agricoltura ed il turismo. Dimostreremo con i fatti quello di cui abbiamo discusso, perchè a parole risultano bravi tutti”.

Nei progetti del nuovo sindaco c’è il tema di una “città in movimento” con aree verdi, raccolta differenziata, sviluppo economico, valorizzazione del centro storico e un occhio di riguardo importante verso i giovani.

Entusiasmo, voglia di mettersi all’opera dopo una campagna “porta a porta” nella città vittoriese: Giovanni Moscato intende dare un volto nuovo alla città, spazzando via le voci di presunti “voti di scambio”.