Rubano gioielli in abitazione privata durante il lockdown: due arresti – NOMI e FOTO

Rubano gioielli in abitazione privata durante il lockdown: due arresti – NOMI e FOTO

MODICA – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modica hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Ragusa, due giovani modicani per il reato di ricettazione.

L’indagine dei carabinieri coordinata dal pubblico ministero della Procura di Ragusa, dottoressa Monego, aveva preso le mosse dalla denuncia di furto in abitazione presentata lo scorso maggio da un cittadino modicano, che nella fase del lockdown si era trasferito a vivere presso l’abitazione di un familiare. L’uomo era rientrato nella casa di sua proprietà e aveva trovato la brutta sorpresa di un’intera stanza svaligiata, dove ignoti avevano trafugato un ingente quantitativo di monili.

Il Nucleo Operativo ha immediatamente avviato una serrata indagine volta a scoprire gli autori e al recupero della merce rubata che ammontava a diverse decine di migliaia di euro. Le attività investigative sono state rivolte a una coppia di soggetti modicani, giovani, ma ben noti per precedenti penali anche specifici.

Attività di ricerca di immagini di videosorveglianza, attività tecniche di intercettazione e controlli presso i compro oro della città hanno condotto i militari a scoprire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei 2 soggetti, che nel giro di alcune settimane avevano rivenduto in più occasioni la merce rubata.

L’insieme di indizi raccolti e rassegnati al Pubblico Ministero, uniti alla personalità dei soggetti già gravati da precedenti ha condotto alla richiesta di emissione di misura cautelare a carico dei rei.

Il giudice per le indagini preliminari, concordando pienamente con quanto fornito dall’Arma dei Carabinieri, ha emesso una misura degli arresti domiciliari a carico di: Tiziano Cicciarella (nella foto a sinistra), 29 anni, e Francesco Veneziano (nella foto a destra), 33 anni, entrambi modicani e gravati da numerosi precedenti.

L’operazione ha condotto a restituire agli aventi diritto buona parte della refurtiva, che oltre a corrispondere ad un valore di diverse migliaia di euro, rappresenta un forte valore affettivo per l’anziano proprietario.