Ripartenza scuole a settembre, manifestazione dei sindacati: “Garantire la presenza agli alunni disabili”

CATANIA – Anche a Catania, genitori, studenti, docenti, assistenti all’autonomia e/o alla comunicazione, operatori igienico personali, dopo essersi confrontati nei giorni scorsi sui nodi centrali relativi al mondo della scuola, hanno deciso di scendere in piazza per dare voce alle loro richieste.

Innanzitutto, i diritti di tanti alunni diversamente abili che, sin dall’inizio dell’anno scolastico, dovranno essere presenti in aula (la didattica a distanza li ha notevolmente penalizzati e isolati) grazie al supporto degli operatori igienico personali e degli Asacom” spiega il sindacato Cobas Asacom Scuola

In particolare – chiarisce la sigla sindacale – questi ultimi lavorano in equipe con gli insegnanti di sostegno e curriculari per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità fisica, psichica o sensoriale.

Mediatori tra l’alunno e i docenti, ma anche con l’intero gruppo classe, gli Asacom garantiscono il fondamentale rapporto tra pari, l’inclusione nelle diverse attività scolastiche ed extrascolastiche e supportano quotidianamente le famiglie”.

Adesso – sottolinea il sindacato – è fondamentale garantire ai giovani diversamente abili, molto penalizzati durante quest’ultimo periodo di didattica a distanza, di tornare a scuola in presenza a settembre, adeguatamente supportati grazie a un servizio completo e qualificato.

Docenti, studenti, famiglie, assistenti all’autonomia e alla comunicazione e operatori igienico personali chiedono, pertanto, un servizio di qualità per i ragazzi, rivendicando lezioni di 60 minuti (e non di 40, come annunciato), la riduzione di allievi a un massimo di 15 per classe, la costruzione di nuovi plessi e il recupero e il riuso di immobili dismessi e abbandonati”.

Conclude Cobas Asacom Sicilia: “Infine, un servizio di qualità potrà essere garantito grazie alla presenza costante degli Asacom e degli operatori a scuola, non come figure esterne (periodicamente ‘agganciate’ a cooperative o alla Città Metropolitana di Catania), ma in qualità di dipendenti del Ministerno dell’Istruzione“.

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