Catania, la Polizia di Stato protesta: “Rinunciamo ai diritti più elementari, impossibile insistere così”

Catania, la Polizia di Stato protesta: “Rinunciamo ai diritti più elementari, impossibile insistere così”

CATANIA – Un volantinaggio di protesta è in programma dalle ore 8 alle ore 11 di martedì 13 ottobre per mano degli operatori della Polizia di Stato, unitamente al sindacato SIULP, nello spazio antistante l’ingresso del X reparto mobile di Catania, in corso Italia 274. A tal proposito, riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera inviataci dal sindacato.

Pregiatissimo Direttore, Le è noto che il reparto mobile è costituito in buona parte da operatori della Polizia di Stato addestrati in maniera specifica per disimpegnare compiti attinenti il mantenimento dell’ordine pubblico e garantire la sicurezza pubblica su tutto il territorio nazionale“.

La città di Catania ha il “privilegio” di ospitare il X reparto mobile, circostanza che avviene solo in altre 12 regioni su tutto il territorio italiano e che di norma ricade sempre sulla città capoluogo di regione, a eccezione per la nostra amata terra. È di lapalissiana evidenza, peraltro, l’impegno profuso da questi uomini negli ultimi sei mesi per contrastare/gestire il fenomeno dell’immigrazione clandestina che ha coinciso, appunto nel 2020, con l’enorme carico derivato dalla pandemia da COVID-19“.

Professionalità e competenza, com’è giusto che sia, al servizio del cittadino e della comunità! Tale mole di lavoro, tuttavia, è stata assolta – solo e sempre – dagli stessi uomini che hanno dovuto rinunciare persino ai diritti più elementari quali il giorno di riposo settimanale (non sarebbe una novità, se oggi non si parlasse di ben 30 giorni di impegno continuato, il più delle volte fuori sede, senza possibilità alcuna di organizzare la propria vita privata o di lavare almeno la divisa e la biancheria)“.

L’intensificarsi dei servizi fa denegare,nella maggior parte dei casi, anche la possibilità di recuperare un singolo giorno di riposo accumulato per il recupero psicofisico o, più prosaicamente, per riabbracciare i figli.La gestione centrale dei reparti speciali, non demordendo dal proposito di garantire sempre nuovi servizi, fa leva però sugli stessi uomini oramai esausti“.

Non è possibile insistere su questa strada senza considerare l’inevitabile stress da lavoro correlato, che per definizione si verifica quando le richieste in ambito lavorativo eccedono le capacità individuali nel fronteggiarle, arrecando infatti gravi disturbi fino al collasso nervoso (c.d. burn-out)“.

Immagine di repertorio