Divieto di Bianco ai botti. Vaccalluzzo: “Non basta. Ci vuole anche buon senso”

Divieto di Bianco ai botti. Vaccalluzzo: “Non basta. Ci vuole anche buon senso”

CATANIA – Tutti avvisati: chi spara in luogo pubblico sarà sanzionato. Queste le disposizioni che vengono da un’ordinanza emessa dal sindaco di Catania Enzo Bianco.

Chi sarà indisciplinato potrà essere multato fino a 500 euro. Ma, il problema in realtà è un altro. Perché, questo, infatti, non sembra essere il rimedio migliore per la lotta all’abusivismo. Uno scetticismo che è emerso anche da uno dei maestri dei fuochi d’artificio, Alfredo Vaccalluzzo: “Il problema è che la legalità è una cosa che non esiste. Il mercato sottobanco, complice la crisi e il ribasso dei prezzi, riesce sempre ad avere la meglio. Io sono per la legalità. Se non ho le cose in regola e non ho la licenza non sparo. Una volta ho rinunciato per questo e poi ho visto i video di fuochi di persone senza autorizzazione”.

Cosa fare allora? La risposta è semplice, scontata, ma non sempre di facile attuazione: “Non basta mettere il divieto per gli spari in luogo pubblico. – prosegue Vaccalluzzo – Questa legge esiste da tempo ed è lo stesso Ministero dell’Interno a vietarlo. Il punto è che i controlli dovrebbero essere effettuati in modo preciso e le persone che non rispettano la legge dovrebbero essere punite nel modo giusto”.

Insomma, il problema sta alla fonte e bisognerebbe fermare il mercato dell’abusivismo alla sorgente. Inoltre, la vendita di botti non autorizzati ammazza quello che, oltre a essere un mestiere, è una vera e propria forma d’arte: “Inutile vendere le cipolle o altro. Quella dei fuochi d’artificio è un’arte, uno spettacolo per la gente. A me piace fare questo e se non posso farlo a capodanno non sparo neanche a casa mia. Mi rilasso. Usare certe cose è una responsabilità”.

Le leggi che regolamentano l’utilizzo dei fuochi d’artificio sono riportate anche sui prodotti. E già questo basterebbe a far capire l’importanza di utilizzare solo manufatti autorizzati. 

Proprio su questo argomento, poi, Vaccalluzzo mostra il suo rammarico e critica la società attuale: “Un genitore che non pensa a certe cose e dà in mano a un bambino certe cose è un criminale. Se un adulto si fa male mi dispiace, ma l’ha voluto lui. Se capita a un bambino però, mi fa rabbia, perché non è colpa sua”.

Infine, una riflessione: “Tutto questo accade perché non c’è civiltà. Se vuoi usare qualcosa, meglio comprare dei fuochi a norma di legge utilizzandoli a casa propria. In altri paesi cose del genere non accadono. Persino i supermercati vendono prodotti in regola e tutti li usano in modo oculato. Un esempio lampante è quello che accade in Germania. Il problema è che non siamo educati e non siamo abituati”.

In sintesi, da un maestro come Vaccalluzzo, arriva un invito all’uso del buon senso.