I soldi dello spaccio nascosti nella cassaforte del pusher col reddito di cittadinanza: arrestati 2 fratelli

I soldi dello spaccio nascosti nella cassaforte del pusher col reddito di cittadinanza: arrestati 2 fratelli

CALTANISSETTA – Operazione antidroga della Polizia di Stato, sequestrati 83 grammi di cocaina e 94mila euro in contanti, due arresti. Lo spaccio della sostanza tagliata avrebbe fruttato 40mila euro.

I dettagli

I soldi, provento dell’attività di spaccio, erano nascosti all’interno di una cassaforte a incasso ubicata nel sottotetto dell’abitazione di uno dei due arrestati, percettore del reddito di cittadinanza.

La Squadra Mobile, nel corso di un’operazione antidroga, ha arrestato due fratelli nisseni, Vincenzo Ferrara di 52 anni, sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza, e Ivan Ferrara di 45 anni, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione

Un equipaggio della Squadra Antidroga, ieri pomeriggio, nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo, ha intercettato l’autovettura a bordo della quale si trovavano i due fratelli.

I due uomini sono stati condotti in Questura e sottoposti a perquisizione personale e del mezzo. Nel corso della perquisizione, Vincenzo Ferrara ha consegnato spontaneamente agli agenti un sacchetto contenente 83 grammi di cocaina.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare eseguita dai poliziotti dell’antidroga all’interno dell’abitazione di Ivan Ferrara, è stata sequestrata la somma in contanti di 94.500 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.

Sono stati trovati 10.660 euro all’interno di una cassetta di ferro nascosta nel sottotetto della camera da letto, ubicata al primo piano del fabbricato, 83.850 euro sono stati trovati all’interno di una cassaforte a incasso ubicata nel sottotetto del primo piano dello stabile.

Sempre nascosti nel sottotetto, i poliziotti hanno sequestrato 27 fiale di adrenalina, utilizzata quale sostanza da taglio, sette cellulari, di cui uno di piccole dimensioni, solitamente introdotto clandestinamente all’interno delle carceri, tre SIM telefoniche e due registri contabili, dove erano annotati gli acquirenti della cocaina e le relative somme pagate.

Con la quantità di cocaina sequestrata, sul mercato illegale dello spaccio, si possono ricavare fino a 40mila euro.

I due fratelli sono stati arrestati e, su disposizione del pubblico ministero della locale Procura della Repubblica condotti in custodia: Ivan Ferrara nel carcere Malaspina di Caltanissetta e Vincenzo Ferrara nella sua abitazione agli arresti domiciliari, entrambi a disposizione dell’autorità giudiziaria.