Perché oggi si festeggia la Giornata mondiale della sindrome di Down

Perché oggi si festeggia la Giornata mondiale della sindrome di Down

ITALIA – Oggi, 21 marzo, si celebra la giornata mondiale dei ragazzi con la sindrome di Down.

Il simbolo di questa giornata è il fiocchetto blu e giallo.

Perché è stato scelto il 21 marzo per celebrare questa giornata

La sindrome di Down è una condizione di origine genetica, causata dalla presenza di una copia in più di un cromosoma, il numero 21, infatti, non a caso, è stato scelto proprio il 21 marzo come data di ricorrenza perché la sindrome di Down è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più, tre cromosomi invece di due, nella coppia cromosomica numero 21 all’interno delle cellule.

Intervista a Cetti Burgio

Ai nostri microfoni è intervenuta Cetti Burgio, la mamma di un ragazzo con la sindrome di down, per fornirci un quadro completo sull’argomento.

Quali sono i punti di forza di un ragazzo con la sindrome di down?

L’affettività, comunque dipende tutto dal ragazzo, la volontà di fare le cose perché se stimolati nel modo giusto hanno desiderio di imparare tante cose, quindi non si può dire che ci siano dei punti di forza differenti dalle persone normali, sicuramente la semplicità, l’amorevolezza, fanno in modo che siano appunto più semplici, poi c’è anche la testardaggine, un altro punto di forza può essere la socievolezza, sono molto socievoli i ragazzi con la sindrome di down ma si può trovare anche quello più chiuso, quindi non farei molta differenza con le persone normali se non per il deficit cognitivo”.

Come approcciarsi con un bambino con la sindrome di down per non farlo sentire “diverso”?

Come tutte le altre persone, anzi sono proprio loro a metterti più a tuo agio, quindi se c’è già diversità è più un handicap della persona normale  che non per loro perché naturalmente sono portati a questo rapporto, come tutti, non c’è un modo particolare, c’è da essere semplicemente quello che si è”.

Cosa piace fare ai ragazzi con la sindrome di down?

Tutto, piace fare tutto, guarda io conosco ragazzi con la sindrome di down che fanno tutto, nel senso fanno sport,  fanno teatro, c’è chi scrive poesie, c’è chi fa musica, chi fa danza, chi fa pittura sono bravissimi quindi messi nell’ambiente giusto sono capaci di fare tutto, tranne quelle cose particolari, non potranno mai portare un auto, non potranno mai fare delle cose tecniche specifiche che magari possono essere rischiose ma per il resto possono fare veramente di tutto”.

Articolo a cura di Agata Gamuzza