Progetto riqualificazione ex convento Sant’Agata, l’immobile diventerà un centro di servizi turistici

Progetto riqualificazione ex convento Sant’Agata, l’immobile diventerà un centro di servizi turistici

CATANIA – A due anni dalla conferenza stampa in cui il Comune di Catania ha annunciato l’arrivo di un finanziamento da 10 milioni di euro per il restauro dell’ex convento di Sant’Agata, è stato scelto il progetto di riqualificazione che trasformerà l’immobile in un centro di servizi turistici.

La commissione tecnica istituita con componenti dell’amministrazione e gli ordini professionali, che già ad aprile 2022 era stata citata per la selezione della progettualità più adeguata, ha impiegato 24 mesi per scegliere il progetto vincente tra le 58 proposte arrivate per rigenerare la struttura.

Per la fine dei lavori serviranno circa due anni

L’obiettivo di riqualificare l’ex convento di Sant’Agata, occupato per decenni dall’attività del centro sociale Auro, si avvicina seppur a passi lenti. Con la presentazione del piano vincente, il Comune spera in una realizzazione in tempi rapidi, ma potrebbero volerci almeno due anni.

Si passerà subito alla fase della progettazione esecutiva – ha rassicurato il sindaco di Catania Enrico Trantinoe quindi della riqualificazione dell’ex convento, su cui speriamo ci siano tempi brevi”.

Tuttavia proprio ad aprile 2022, a margine dell’incontro organizzato con l’allora assessore ai Grandi eventi Barbara Mirabella sul sito, l’amministrazione spiegava come “una volta aggiudicato dalla commissione il miglior progetto, si procederà alla pubblicazione della gara per l’esecuzione dei lavori che dureranno circa due anni”.

Quale progetto ha vinto il concorso per restaurare l’ex convento di Sant’Agata

Il progetto che è arrivato al primo posto tra i cinque finalisti selezionati dalla commissione è stato redatto da un team di architetti e ingegneri composto da Fabrizio Occhipinti Amato, Giuseppe Cicero, Salvatore Terranova, Sebastiano Di Mauro e Laura Pediglieri.

In ballo c’è la ristrutturazione integrale dell’edificio a partire dal primo piano. Qui nasceranno uffici amministrativi, di direzione, sale riunioni, sale conferenze, sale workshop e verrà ripristinato un foyer. Gli ambienti saranno separati da pareti mobili in maniera funzionale.

Il solo intervento di trasformazione previsto è quello delle finestre in porte finestre. All’interno dell’ex convento di Sant’Agata verrà realizzata una scala a spirale in ferro e legnoche vuole aggiungere valore estetico e dinamicità allo spazio dell’intero ambiente” si legge nel progetto. Verrà rifatta tutta la pavimentazione.

Viene spiegato inoltre “verranno svolte delle indagini conoscitive per capire se gli elementi esistenti strutturali saranno compatibili con l’esistente”.

L’obiettivo chiarito durante la conferenza stampa di presentazione del progetto è di restare fedeli all’edificio originario, ma l’ex convento non è in buone condizioni statiche né in regola con le esigenze di legge sulle costruzioni.

Serviranno interventi su tutta la struttura

L’ex convento di Sant’Agata, che è anche sito tutelato dall’Unesco, verrà rifatto mantenendo il proprio involucro esterno. Verrà realizzato un controsoffitto, messa ondulina e tavolato nel tetto, inserito un isolante in lana.

Verranno intonacata la parete esterna e inseriti dei pannelli isolanti. Tra gli interventi previsti c’è anche il consolidamento dei locali dal punto di vista statico, sismico e di rifunzionalizzazione degli spazi.

Il progetto prevede l’inserimento di nuove costruzioni in acciaio nelle aree in cui dovranno essere rimosse delle strutture portanti.

Verrà inoltre demolita parte del solaio per permettere il sollevamento della scala a spirale fatta di ferro e legno. Una scelta che per volontà dei progettisti diventerà distintiva all’interno dell’ex convento di S. Agata.

Articolo a cura di Chiara Borzì