AGRIGENTO – Lo scorso primo marzo, la Polizia di Stato ha dato esecuzione al provvedimento giudiziario della confisca di beni disposto, su proposta del Questore di Agrigento, dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di Nicola Ribisi (di 44 anni).
Da cosa è emerso il provvedimento
La proposta, che ha condotto il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione a disporre il sequestro patrimoniale nei confronti di Nicola Ribisi prende spunto dal suo arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della DDA, eseguito in data 18.09.2009 dalla locale Squadra Mobile, conseguentemente al quale il predetto fu condannato, in via definitiva, alla pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso, per essere stato incaricato dai vertici dell’organizzazione mafiosa Cosa Nostra di riorganizzare la “famiglia” di Palma di Montechiaro, come pure dagli ultimi contributi forniti dalle risultanze di recenti indagini che hanno condotto alla sbarra numerosi mafiosi appartenenti a Cosa Nostra agrigentina.
La pericolosità del soggetto
Acclarata la pericolosità del soggetto, necessaria ai fini dell’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale, l’indagine sui flussi economici ha riguardato il suo nucleo familiare e quello della madre, prendendo in esame un periodo di circa 15 anni, dal 2005 al 2020.
Gli accertamenti hanno evidenziato una sproporzione tra i redditi dichiarati e le spese accertate, in particolare quelle per edificare abusivamente, su un terreno agricolo ubicato nella contrada Piano Daino di Palma di Montechiaro, una lussuosa villa vista mare a due elevazioni, per complessivi 252 mq, accessoriata con patio e piscina, utilizzata come abitazione estiva.
Pertanto, il Tribunale di Palermo – Sezione M.P. – ha accolto pienamente la richiesta avanzata dal Questore di Agrigento, con indagini esperite dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine, ed ha disposto la confisca, oltreché della sopra citata villa residenziale, anche di rapporti bancari/finanziari e di un veicolo, per valore complessivo stimabile di oltre 500mila euro.
