Europa Verde attacca il governo sui veleni di Priolo Gargallo: “Difesa la produzione ma non l’ambiente”

Europa Verde attacca il governo sui veleni di Priolo Gargallo: “Difesa la produzione ma non l’ambiente”

SIRACUSA – Un anno fa, Europa Verde Siracusa aveva sperato che il Governo in carica si ponesse dalla parte dell’ambiente e della salute dei cittadini residenti a ridosso di uno dei più grandi e attivi poli petrolchimici d’Europa.

Il depuratore IAS di Priolo Gargallo

La questione riguarda il depuratore IAS di Priolo Gargallo che avrebbe dovuto ricevere e depurare i veleni dei principali mega gestori dell’area industriale siracusana (Sasol. Lukoil Isab Versalis Sonatrach ex ESSO).

Secondo il Tribunale di Siracusa avrebbe invece sversato o scaricato in ambiente “tale e quale” come ricevute ognuna delle sostanze nocive conferite.

La dichiarazione di Giusy Nanè

«Il timore lamentato da Europa Verde Siracusaspiega la co-portavoce di Europa Verde Siracusa Giusy Nanèdi vedere “chiudere un occhio” ancora una volta attraverso escamotage governativi a tutela della produzione e a danno dell’ambiente è diventato realtà».

«A febbraio dell’anno scorso con il decreto salva ILVA questo Governo ha consentito che si continuasse a perpetrare il lamentato reato di danno/disastro ambientale come sostiene la Procura aretusea ed il GIP dott. Salvatore Palmeri che ha disposto il sequestro dell’impianto di depurazione».

La scelta del Governo Meloni

Il Governo della Meloni, ha ritenuto che l’impianto IAS fosse di rilevanza strategica nazionale.

Questo perché utile per garantire la continuità produttiva di un bene necessario alla collettività.

È stato, così, consentito che quantità enormi di inquinanti atmosferici tra i più nocivi al mondo e certamente cancerogeni, continuassero ad essere sversati in ambiente.

Dunque, hanno salvaguardato l’interesse produttivo del comparto della petrolchimica siracusana a scapito dell’ambiente.

L’esito dell’udienza del 12 dicembre

Durante l’udienza dello scorso 12 dicembre, il Giudice per le indagini preliminari, dottor Salvatore Palmeri ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto salva IAS.

Per tal motivo, la Consulta dovrà, pronunciarsi sulla questione, dirimendo la “vexata quaestio” sul contemperamento degli interessi in gioco, quello alla salute e alla tutela dell’ambiente e quello a poter esercitare liberamente un’attività economica produttiva.

La testimonianza di Mauro Mangano e Antonella Ingianni

«L’intervenuta introduzione della tutela dell’ambiente tra i beni costituzionalmente protetti, dovrebbe far bene sperare che finalmente il territorio siracusano, sin troppo vessato ed i suoi cittadini che continuano a pagare a caro prezzo in termine di malattie correlate alla presenza del petrolchimico, un progresso costruito tutto sulle loro spalle, possa iniziare una nuova era a tutela delle generazioni future, in un ambiente finalmente rispettoso delle leggi», spiegano i co-portavoce di Europa Verde Sicilia Mauro Mangano e Antonella Ingianni.