Un Natale diverso alla “Italo Calvino” di Catania: la magia di un bosco incantato – FOTO e VIDEO

Un Natale diverso alla “Italo Calvino” di Catania: la magia di un bosco incantato – FOTO e VIDEO

CATANIA – Giovedì 21 dicembre scorso, l’Istituto Comprensivo “Italo Calvino” di Catania, diretto dal Preside Prof. Salvatore Impellizzeri, ha realizzato un Happening dal titolo “Il Natale nel bosco”.

Il progetto-evento è stato splendidamente organizzato dalle tre docenti: Prof.sse Annamarisa Benintende, Giuseppa Nicolosi e Patrizia D’Amico, alle quali va il merito di uno strepitoso successo.

L’evento ha coinvolto tutto il plesso di via Quartararo e una buona parte delle classi in esso contenute, dall’infanzia alla secondaria. Un bosco creato e immaginato in un’atmosfera magica pieno di elfi, di fate dei boschi, gnomi, folletti, tutti personaggi interpretati totalmente dalla comunità scolastica: docenti, genitori, alunni, personale ATA, personale Asacom e ogni operatore dell’Istituto.

Tutti insieme hanno mostrato come si possa essere comunità operante ed educativa, collaborando per il bene delle nuove generazioni e come l’azione educativa può funzionare, se c’è stima reciproca e si è concordi nelle scelte operate.

Frutto di una fervida immaginazione, il bosco è casa, è il luogo dove la vita delle diverse specie, animali e vegetali, possono convivere insieme e dove è possibile rispettare e accogliere ogni singola individualità. Il bosco “va tutelato” come urlavano gli studenti in coro, perché “offre ossigeno” e non può essere maltrattato.

La scuola “Calvino”, da diversi anni ormai, lavora in modalità “Outdoor education”, educando gli studenti a valorizzare le esperienze all’aperto con particolare attenzione alla cura dell’ambiente, alle tematiche dell’Agenda 2030 e a tutte le metodologie basate sull’attività laboratoriale, sui compiti di realtà che consentono di sviluppare le competenze.

Anche l’inclusione è un valore, nel concreto della didattica e della cura che ogni docente e operatore ha nei confronti di tutti gli studenti. E così è stato l’evento, una grande festa di accoglienza, dove tutti hanno avuto un piccolo ruolo e hanno potuto esprimere e condividere una parte di sé.

Si è scelto volutamente non una classica “recita di Natale”, ma un “Happening”, la forma di teatro in cui diversi elementi rappresentati, compresa l’azione scenica, sono organizzati in una struttura ad argomenti, basando tutto sul coinvolgimento del pubblico, su una buona dose di improvvisazione o andando un po’ “a braccio”, su un canovaccio stabilito e pensato.

Dentro questo Happening sono stati rappresentati tanti argomenti contenuti nell’attualità: dalla guerra che ci fa vivere ancora un Natale con perdite di vite umane, per il potere e la prevaricazione, alla necessità di una vera pace che metta al centro l’uomo e “il ritrovar se stesso”. In questa modalità performativa, dove i protagonisti sono gli studenti, la nuova generazione che guarda a un futuro migliore, chiede agli adulti il perché del mondo “devastato” che hanno ereditato proprio da loro, sollecitandoli all’impegno e alla coerenza, non solamente con la celebrazione di eventi annualmente stabiliti dal calendario, ma nel concreto di tutti i giorni.

Sono giovanissimi spigliati e critici che continuano a sognare un “mondo d’amore”, urlato a squarciagola “L’amore è bello, ma senza catene”, interpretando “Canzone d’amore” dei Ricchi e Poveri, dal sapore un po’ vintage ma dal ritmo ideale per tutti i nonni e i genitori presenti. Si è argomentato di accoglienza, di immigrazione, di inquinamento e incendi nei boschi, di un Natale opulento, all’insegna dello spreco e della necessità invece di un consumo equo e sostenibile e l’importanza del condividere le risorse con il resto del mondo che soffre per una economia arretrata e in via di sviluppo.

É stato il brano “Aggiungi un posto a tavola” che ha simboleggiato la condivisione amichevole e generosa. Poi è stato un momento dedicato alle famiglie, che ha ricucito “il passato e il futuro”, attraverso la necessità di ritrovare un collegamento capace di far incontrare le vecchie e le nuove tradizioni, perché occorre sempre aprirsi al nuovo, non dimenticando mai la memoria e le radici della propria storia. Una riflessione sui nonni, in una società che corre e che fatica a trovare spazi e modi per vivere quel patrimonio di sapienza e di amore che sono le case dei nonni, scrigno di segreti, dei bei momenti trascorsi in famiglia e custodi della poetica degli oggetti del cuore, ha emozionato il pubblico. Assoli e performance artistiche di tanti studenti che hanno mostrato i loro talenti, all’interno del file rouge dell’evento, mettendoli a disposizione di tutti.

Un quartetto d’archi proveniente da un noto Liceo Musicale catanese, rappresentato da Chiara Nafisi al violoncello, Giuseppe Marino e Giuseppe Almirante al violino, Angelo Di Guardo alla viola, ha fatto il più bel regalo al pubblico, intonando le più belle melodie natalizie della tradizione musicale: “Por una cabeza”, “I can’t help falling in love”, con l’invito a gustare la musica senza guardare, dopo aver distribuito mascherine al pubblico da applicare sugli occhi. L’assolo della docente e soprano Daniela Samperi, ha ulteriormente emozionato il pubblico, con Bianco Natale, preceduta da altre due studentesse: Teresa Coniglione e Noemi Tutino.

All’interno dell’happening è stata prevista una competizione sulla preparazione di tavole imbandite a tema da parte delle classi, con il supporto dei genitori, con una giuria che ha previsto un voto sul tavolo più bello esteticamente e gastronomicamente. Il momento della merenda ha scandito la pausa fra primo e secondo tempo ed è stata occasione di scambio fra gli invitati. L’ultima parte è stata dedicata a momenti canori, prima con la canzone “Bellezza in bicicletta“, riprendendo il tema ecologico, rappresentato dai piccoli che in bicicletta che hanno attraversato la tensostruttura – palco, come simbolo di “movimento” volto a smaltire le calorie.

Gli ultimi due brani hanno coinvolto tutto il pubblico presente, facendo ballare tutti insieme: adulti, studenti grandi e piccoli, con le canzoni “Mamma Maria“ e poi “Feliz Navidad”, con un mega cerchio finale che ha unito tutti in un abbraccio di amore universale.

È importante la felicità dei bambini e dei ragazzi, come quella che si legge nei loro occhi” – ha ribadito il Dirigente Impellizzeri – “perché se gli studenti vengono a scuola con piacere e vivono esperienze significative che li rendono felici, occorre tenerne conto”.

Le parole del Dirigente

 

 

Che tutto ciò possa essere di buon auspicio per “rimanere dove si è stati felici”, motivando quel percorso scolastico già sperimentato, che continuerà a prendersi cura di ogni singolo studente e della sua crescita, accompagnandolo nel cammino della vita.

La “Italo Calvino” ha dimostrato di aver centrato in pieno l’obiettivo della propria missione educativa.

Alcuni scatti dell’evento natalizio