Controlli a tappeto a Catania e provincia, cosa è stato scoperto

Controlli a tappeto a Catania e provincia, cosa è stato scoperto

CATANIA – Proseguono a Catania i controlli delle forze dell’ordine per contrastare le varie forme di illegalità.

Controlli a tappeto nel quartiere di San Berillo

Per quanto riguarda la Polizia di Stato di Catania, gli agenti si sono concentrati in questi giorni su uno dei quartieri del centro storico della città. Nell’ambito delle attività di controllo del territorio finalizzate a contrastare e prevenire la criminalità diffusa e ogni forma di illegalità nei quartieri cittadini, la Polizia di Stato della provincia etnea ha eseguito mirati servizi nel quartiere di San Berillo.

Gli agenti hanno effettuato un’attività di monitoraggio all’interno del quartiere con posti di controllo nei punti nevralgici.

In piazza Spirito Santo è stato individuato e sanzionato un parcheggiatore molesto originario del Sudan, colto sul fatto dagli agenti mentre infastidiva gli automobilisti con pressanti richieste di denaro.

Complessivamente nel corso del servizio sono state identificate 128 persone, controllati 53 veicoli ed elevate 22 sanzioni al Codice della strada, in particolare per guida senza casco, per mancanza di copertura assicurativa e per divieto di sosta. Un automobilista è stato trovato alla guida sprovvisto di patente.

Sono stati sequestrati due autoveicoli mentre uno è stato sottoposto a fermo amministrativo. Sono state controllate poi 15 persone sottoposte ad arresti domiciliari o misure di prevenzione, due di esse sono state denunciate all’autorità giudiziaria perché non trovate in casa al momento del controllo.

Particolare attenzione è stata data anche ai controlli delle attività commerciali: sono stati controllati 6 esercizi pubblici, due dei quali sono stati sanzionati amministrativamente per occupazione abusiva di suolo pubblico.

Al setaccio la Pescheria di Catania

Controllo pescheria nas e piazza dante

Un’operazione dei carabinieri della Compagnia di Catania piazza Dante è stata messa in atto la scorsa mattina. I militari hanno passato al setaccio i commercianti abusivi che affollano il tipico mercato etneo noto come “A Pischiria”, conosciuto in tutto il mondo al punto da essere diventato oltre a luogo prediletto del commercio catanese, anche un’attrazione per numerosi turisti che in ogni periodo dell’anno arrivano nella città etnea per visitarlo. 

L’ispezione ha avuto come obiettivi principali quello di contrastare l’abusivismo commerciale, e dunque il decoro urbano della località dove hanno sede gli stalli dei commercianti, e di tutelare la salute dei consumatori attraverso il contrasto della vendita di alimenti nocivi e privi di tracciabilità.

Dalla prima mattinata di ieri, la piazza è stata quindi teatro di un intenso controllo incrociato, che ha consentito di accertare significativi comportamenti illeciti.

In particolare, i carabinieri hanno sanzionato 5 pescivendoli ambulanti, in quanto esponevano sui loro stalli pesce privo di tracciabilità. Si evidenzia che la tracciabilità degli alimenti, oltre ad essere prevista per legge, rappresenta l’attestazione sulla garanzia del prodotto dal momento della produzione, passando per la lavorazione, fino al momento in cui viene esposto al consumatore sul bancone del commerciante. I 5 commercianti dovranno pagare una multa di 1.500 euro ciascuno. Il loro pescato è stato sequestrato ai fini della distruzione. 

I carabinieri hanno scoperto anche 3 pescivendoliabusivi” in quanto privi della prevista licenza comunale per esercitare la vendita al dettaglio e pertanto sono stati sanzionati con una multa di 1.500 euro ciascuno. Contestualmente, i tre commercianti sono stati sanzionati anche per occupazione abusiva di suolo pubblico, in quanto occupavano con i loro stalli lo spazio pubblico in maniera non autorizzata e pertanto è scattata l’ulteriore sanzione di 173 euro.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati ai fini della successiva distruzione oltre 100 kg di pescato, nello specifico pesce spada, sardine, tonno, sgombro, merluzzi e pescato tipico dei mari siciliani, che poiché privo di tracciabilità, rappresentava un potenziale pericolo per la salute dei consumatori. Il totale delle sanzioni ammonta a circa 11mila euro.

Successivamente sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri sono finiti i fruttivendoli ambulanti. Nello specifico, tre di loro sono stati sanzionati per occupazione abusiva di suolo pubblico. Da un approfondimento del controllo, uno di loro è risultato privo di qualsiasi titolo autorizzativo a esercitare la vendita di prodotti alimentari e dunque per lui si è aggiunta l’ulteriore sanzione per il commercio abusivo. Tutta la frutta esposta sulle loro bancarelle (arance, ananas, kiwi, mele e frutta di stagione) per un totale di complessivi 20 kg, è stata sequestrata per la successiva distruzione.

Controlli a Biancavilla

Ieri i carabinieri della Compagnia di Paternò hanno controllato le vie centrali di Biancavilla (Catania).

In particolare, l’attenzione dei militari si è concentrata sulle vie del centro e nello specifico su piazza Annunziata e via Vittorio Emanuele, dove numerosi sono stati i posti di controllo effettuati così come le perquisizioni, veicolari e personali.

All’esito dei controlli, i carabinieri hanno segnalato alla Prefettura due giovani, rispettivamente di Adrano e Paternò, fermati in via Vittorio Emanuele, poiché trovati in possesso di alcune dosi di marijuana, occultate sotto il tappetino della VW Golf sulla quale erano a bordo.

Numerose le sanzioni elevate per le violazioni al Codice della Strada, per scongiurare quelle condotte irresponsabili di guida che possono mettere a repentaglio l’incolumità di guidatori e pedoni.

Tra queste, due mezzi sono stati sottoposti a fermo amministrativo poiché condotti da utenti della strada che non avevano mai conseguito la patente. Nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio sono state identificate 38 persone e controllati 18 veicoli.

Carabinieri controlli a Biancavilla

Il lancio della droga dal balcone e la cattura per “colpa” della nonna

Nell’ambito del potenziamento dei servizi di prevenzione generale disposti dal comando provinciale carabinieri di Catania, i militari delle Stazioni di Acireale e di Aci Sant’Antonio, hanno arrestato in flagranza un 25enne acese, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I carabinieri hanno posto sotto la lente d’ingrandimento il piazzale antistante a una palazzina nel quartiere popolare di Aci Platani, testimone di un incessante via vai di persone, dove si trovava proprio l’abitazione del 25enne, il quale aveva allestito in quell’area una vera e propria piazza di spaccio

Alla luce di quanto emerso dalle attività info-investigative, i carabinieri si sono quindi mimetizzati tra i residenti, riuscendo così a comprendere il modus operandi del pusher, che nel tardo pomeriggio incontrava nel piazzale i suoi clienti e dopo aver prelevato qualcosa da sotto un vecchio camper in disuso, lì parcheggiato, verosimilmente droga, lo cedeva ai suoi clienti.  

Ieri pomeriggio durante le continue attività di monitoraggio i militari dell’Arma hanno appunto visto giungere al solito posto il giovane, a bordo di una Smart nera, osservando nuovamente la consolidata “procedura di smercio”.

A questo punto, essendo il quadro investigativo piuttosto evidente, i carabinieri hanno deciso di intervenire. Alla loro vista il 25enne è rapidamente sceso dalla macchina per darsela a gambe levate. Tuttavia la sua corsa, per quanto celere, non gli ha consentito di guadagnare la fuga.

I due militari infatti lo hanno seguito fino a dentro casa dove l’anziana nonna del fuggitivo, ignara di tutto, ha aperto ai carabinieri, che hanno sorpreso il 25enne mentre prelevava una scatola di latta da un armadio della sua camera da letto, per lanciarlo dal balcone

Oltre ai militari impegnati nell’inseguimento, erano presenti anche altri colleghi che, appostati proprio sotto al balcone, hanno immediatamente recuperato la scatola, al cui interno hanno trovato diverse dosi di cocaina e marijuana già impacchettate e pronte per lo smercio, oltre ad un bilancino di precisione perfettamente funzionante

Bloccato il ragazzo, che nella tasca dei pantaloni aveva 150 euro in banconote di vario taglio, provento dell’attività di spaccio, si è passati a controllare cosa ci fosse sotto al camper. Lì i militari hanno trovato altre dosi di cocaina.

Tutta la droga è stata sequestrata per essere esaminata nei laboratori dell’Arma dei carabinieri. Il giovane è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto.

Carabinieri Aci S .Antonio arresto per droga

All’aeroporto di Catania con documenti falsi, fermati prima di imbarcarsi

La Polizia di Stato di Catania ha arrestato due ragazzi, entrambi 18enni, che, all’aeroporto etneo, hanno tentato di partire utilizzando documenti di identificazione falsi.

I poliziotti hanno fermato due cittadini stranieri nell’area partenze, in prossimità del gate dove erano in corso le procedure di imbarco del volo diretto a Malta, per procedere ad una verifica del documento utilizzato. I due avevano, infatti, tentato di imbarcarsi esibendo entrambi una carta di identità greca.

Gli agenti esaminando le carte di identità hanno riscontrato alcune anomalie che li hanno insospettiti e, pertanto, hanno ritenuto di dover approfondire la verifica.

Analizzando i documenti anche con l’ausilio delle strumentazioni elettroniche in dotazione, i poliziotti ne hanno, così, constatato la totale contraffazione. Così hanno poi proceduto con ulteriori approfondimenti volti ad accertarne la reale identità personale.

All’esito degli accertamenti, i due sono stati identificati come due cittadini siriani 18enni, sbarcati a Lampedusa pochi giorni prima.

Alla luce di quanto accertato dagli agenti, entrambi sono stati arrestati e, su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica, portati al carcere di piazza Lanza di Catania.

TENTANO DI PARTIRE PER MALTA CON DOCUMENTI FALSI, DUE UOMINI ARRESTATI DALLA POLIZIA DI STATO