Arrivano dettagli sulla sparatoria al centro commerciale Le Zagare

Arrivano dettagli sulla sparatoria al centro commerciale Le Zagare

CATANIA – Si indaga sulla sparatoria avvenuta nel pomeriggio dello scorso 31 ottobre al centro commerciale Le Zagare di San Giovanni La Punta (Catania). Gli autori degli spari hanno finalmente un volto: sono stati identificati dai carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania e da quelli del Nucleo Investigativo etneo.

Sono tre i soggetti coinvolti nel ferimento del 39enne, raggiunto da un colpo di pistola.

Cos’è successo al centro commerciale Le Zagare

Nel pomeriggio di martedì scorso, un 39enne catanese ha chiamato il 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia, poiché era stato appena aggredito nei pressi della rotatoria antistante il centro commerciale Le Zagare.

Coordinati dalla Centrale Operativa, i militari della Compagnia carabinieri di Gravina di Catania sono giunti sul posto. Lì hanno trovato, riversa a terra vicino alla sua auto, la persona che aveva richiesto i soccorsi: era stata ferita alla tibia sinistra con un colpo di pistola. L’uomo, apparentemente non in pericolo di vita, è stato trasportato in ambulanza al Policlinico di Catania, dove ha subìto un intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile.

Immediato l’avvio delle indagini, a cui hanno preso parte anche i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania. 

Mentre la Sezione Investigazioni Scientifiche dell’Arma procedeva ai rilievi tecnici sul luogo dell’aggressione, gli altri militari operanti hanno passato al setaccio la zona interessata, recuperando sia le immagini delle telecamere di videosorveglianza sia le dichiarazioni dei testimoni.

La ricostruzione dei fatti

Secondo quanto ricostruito, il 39enne intorno alle 15,15, al termine di un incontro prefissato e un breve scambio di battute, avrebbe subìto un’aggressione da parte di tre uomini che, dopo averlo picchiato con pugni e una mazza da baseball, avrebbero sparato verso di lui due colpi d’arma da fuoco, colpendolo una sola volta alla gamba. I tre sarebbero poi fuggiti in direzioni diverse: due a bordo di una Smart nera, risultata poi a noleggio e uno in sella a uno scooter.

Identificati i presunti colpevoli

Gli aggressori sarebbero stati identificati: il primo è un pregiudicato 50enne, ritenuto affiliato al clan Santapaola-Ercolano; il secondo è il figlio di quest’ultimo, un 22enne incensurato, che avrebbe usato nella lite la mazza da baseball; il terzo è un ragazzo incensurato di 26 anni, che sarebbe verosimilmente l’autore degli spari.

Pare che la decisione di aprire il fuoco non sia scaturita da una lite scoppiata per un parcheggio, come si era ipotizzato inizialmente. A quanto pare i quattro si sarebbero incontrati in quel luogo per chiarire una vicenda legata alla vita privata della vittima, e precisamente alla sua attività lavorativa.

Compresa la dinamica della vicenda, i militari dell’Arma hanno organizzato le ricerche sul territorio, volte al rintraccio dei presunti colpevoli. Sono entrate in azione diverse pattuglie, insieme a carabinieri in borghese.

Bloccati gli autori degli spari

È stato possibile quindi in serata bloccare sia il 50enne, individuato mentre percorreva, alla guida di un altro veicolo, via Giuffrida a Catania, sia il figlio, trovato nella loro abitazione a Misterbianco.

I due sono stati accompagnati negli Uffici del comando provinciale carabinieri di Catania, dove sono stati sottoposti all’accertamento della presenza di polveri da sparo sugli indumenti, al fine di verificare il loro coinvolgimento nel fatto di fuoco.

Il terzo complice, il 26enne, consapevole delle serrate attività di ricerca sviluppate attorno a lui dai militari, si è presentato spontaneamente nel pomeriggio di oggi alla Compagnia carabinieri di Gravina di Catania.

I tre uomini sono stati denunciati per lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi.

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