Catania che disfatta, Tabbiani ai titoli di coda dopo la sconfitta interna contro l’Avellino

Catania che disfatta, Tabbiani ai titoli di coda dopo la sconfitta interna contro l’Avellino

Era l’ultima chiamata per il Catania di Tabbiani che al “Massimino” ha ospitato un Avellino davvero in forma. La formazione di Pazienza occupa i piani altissimi della classifica. Etnei invece addirittura fuori dalla zona play off e con tanti problemi da affrontare.

Partita ostica, tra due squadre ben attrezzate

Match che alla vigilia si presentava molto equilibrato dal punto di vista dei bookmaker, seppur le due squadre stessero vivendo e vivono tuttora momenti diversi. Quote molto equilibrate per gli amanti del betting che possono consultare e comparare tutti i bonus scommesse proposti da Sportytrader per poi piazzare le loro puntate.

Ancora una volta il tecnico dei rossazzurri cambia modulo tornando al 4-3-3 segno di una grande confusione; la squadra, infatti, è ancora alla ricerca della sua identità. Irpini in campo con il consueto 3-5-2, con Marconi e Sgarbi in avanti.

Inizio di gara da brividi per il Catania e clima surreale

Padroni di casa subito sbadati, iniziano ad arrivare le prime chance concrete per i lupi con Ricciardi e Sgarbi. È solo il preludio di quello che succederà al decimo minuto. Punizione per gli irpini, sul pallone va Marconi che colpisce la barriera, ma una deviazione decisiva della difesa spiazza Bethers: vantaggio Avellino e primi cenni di insofferenza dei tifosi del Catania. Dalla curva si alza perentorio uno striscione con scritto “Tabbiani via subito”.

L’aria è sempre più pesante, ma una reazione di orgoglio arriva: al 25’ traversone di Zammarini per Bocic che viene letteralmente steso da Sannipoli, per il direttore di gara non ci sono dubbi ed è calcio di rigore e cartellino giallo per il giocatore dell’Avellino. Dal dischetto si presenta Chiricò che calcia male consegnando la sfera nelle braccia di Ghidotti.

Pure la sfortuna sembra aver voltato le spalle alla squadra di Tabbiani che si riversa in avanti sotto i fischi del Massimino a caccia del pari, ma questo forcing rischia di costare caro agli etnei che restano a galla grazie al palo colpito da Mulè a Bethers battuto.

Proprio il portiere dei rossazzurri pochi minuti più tardi al 42’ mantiene inalterato il risultato deviando in corner un insidioso tiro di Pezzella. Al duplice fischio dell’arbitro Frascaro della sezione di Firenze, si va negli spogliatoi con l’Avellino in vantaggio meritatamente tra una pioggia assordante di fischi del pubblico di casa.

 

Inizia la ripresa senza cambi da parte dei due tecnici

Il secondo tempo inizia con gli stessi 22 e con lo stesso andazzo, Catania privo di idee e Avellino che fa la partita. Dopo qualche minuto ti timido incoraggiamento iniziano ad arrivare i primi fischi.  Lupi pericolosi con Sgarbi, vera spina nel fianco per gli uomini di Tabbiani.

Avellino vicinissimo al raddoppio con Sannipoli, bravissimo Bethers a disinnescare la conclusione del difensore dei biancoverdi, si resta sullo 0-1 per gli uomini di Pazienza che legittimano sul campo l’ampio distacco che c’è tra le due squadre in classifica.

Dopo un quarto d’ora a tinte biancoverdi si rivede il Catania in avanti con Bocic che viene steso da Armellino, giallo per il capitano dell’Avellino.

Ma se i padroni di casa sono imprecisi, gli ospiti no: a venti dalla fine, grande recupero di Armellino che lancia in campo aperto Sgarbi che mette dentro un cioccolatino che Gori scarta, ed è due a zero per l’Avellino. Quarta rete stagionale per l’Attaccante di Pazienza e partita in ghiaccio. Adesso è notte fonda per Tabbiani, “Massimino” letteralmente ammutolito, qualche tifoso addirittura lascia gli spalti.

La fine dell’avventura di Tabbiani alla guida del Catania è vicina

Gli ultimi minuti di gara vedono più volte gli ospiti flirtare con il terzo goal. Nessuna reazione neanche dei nuovi entrati Sarao e De Luca, la squadra sembra proprio non seguire il tecnico ligure che dovrebbe essere arrivato al capolinea della sua disastrosa avventura in Sicilia. Finisce 0-2 per l’Avellino, che torna a vincere dopo 75 anni in trasferta contro il Catania. Michele Pazienza si conferma tecnico rivelazione di questo raggruppamento.

Pesante contestazione in casa Catania, adesso il cambio di guida tecnica sembra ormai una scelta obbligata. Si andrà su un nome importante che già conosce la piazza. Il profilo dovrebbe essere quello di Rolando Maran che ha tante squadre che lo corteggiano. Ma attenzione anche al nome di Silvio Baldini, uomo capace di rimonte impossibili: ne sanno qualcosa i cugini rosanero che, proprio da una situazione simile, con il tecnico toscano hanno ritrovato la Serie B.