La casa di Peppino Impastato va all’asta: debiti non pagati dal fratello Giovanni

La casa di Peppino Impastato va all’asta: debiti non pagati dal fratello Giovanni

CINISI – La “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato” di Cinisi, nota per essere la casa dove ha vissuto lo stesso Peppino Impastato, ucciso il 9 maggio del 1978 dalla mafia, sarà messa all’asta l’8 febbraio 2024, come riporta il quotidiano palermitano “Il Giornale di Sicilia”.

Lo sviluppo della vicenda fino alla decisione intrapresa

L’abitazione di corso Umberto I di Cinisi, considerata dai più come uno dei simboli dell’antimafia siciliana ed italiana, già era stata pignorata tre anni fa e su di essa grava tutt’ora un debito di più di 130.000 euro, contratto da Giovanni Impastato (fratello di Peppino e figlio di Felicia), nei confronti dell’attore e cabarettista Dario Veca. Oltre alla casa saranno messi all’asta altri sette lotti e tra questi anche l’attuale abitazione di Giovanni Impastato.

Veca nel 2000 aveva firmato con Impastato un preliminare per l’acquisto di un immobile vicino alla vecchia stazione ferroviaria di Cinisi, per la cifra di 420.000.000 di lire italiane, l’intero valore del bene immobile in questione.

Le dichiarazioni dell’attore Dario Veca e la replica di Giovanni Impastato

Lo consideravo un amico. Grazie alle sue conoscenze mi aveva promesso di darmi una mano per ottenere qualche parte nel mondo del cinema. Giovanni mi comunicò che la casa era coperta da un’ipoteca  e che quindi mi avrebbe rimborsato l’intera somma. Mi ha restituito solo 79.000 euro, e poi mi ha consegnato alcuni assegni che sono tornati indietro…Lui, invece, avrebbe voluto darmi 250 o 300 euro al mese,  ma solo quando ne avrebbe avuto la possibilità. Il debito si sarebbe estinto in almeno qurantacinque anni. Non ho nulla contro la Casa Memoria, a me interessa recuperare quanto mi spetta“.

Lo stesso Veca ha scritto anche al presidente dell’Antimafia regionale siciliana Antonello Cracolici: “Può una tale persona andare nelle scuole e parlare ai ragazzini di legalità e antimafia“.

Giovanni Impastato invece replica così: “È una storia vecchia, i giudici verificheranno. Non ho altro da dire“.