Uccise la figlia neonata gettandola in un cassonetto: giudizio immediato per Valentina Pilato

Uccise la figlia neonata gettandola in un cassonetto: giudizio immediato per Valentina Pilato

PALERMO – Valentina Pilato, la donna di Palermo che secondo la magistratura uccise la figlia neonata gettandola in un cassonetto dell’immondizia, andrà incontro al giudizio immediato. I giudici hanno infatti stabilito che, data l’evidenza delle prove a carico della madre palermitana, non è necessario dar vita ad un processo preliminare.

Era il novembre del 2014 quando la donna, adesso accusata di omicidio aggravato ed occultamento di cadavere, si era temporaneamente trasferita dal Friuli alla sua Palermo: qui ha dato alla luce una bambina. Dato che Valentina Pilato aveva accuratamente nascosto la sua gravidanza, il parto è avvenuto in casa: la donna, per sua stessa ammissione, avrebbe fatto tutto da sé. Tagliato il cordone ombelicale, la neo mamma ha avvolto la sua piccola in un panno e l’ha poi riposta in un borsone per abbandonarla infine nei pressi di Via Regione Siciliana, vicino ai cassonetti dell’immondizia. Colta da rimorso, appena qualche istante dopo, ha pensato di andare a riprendere la figlia. Purtroppo, proprio dove giaceva il corpicino della bambina, ancora viva, era presente anche un barbone il quale aveva sicuramente notato l’andirivieni della donna. Ciò è bastato a Valentina Pilato per desistere dalle sue buone intenzioni; la piccola quindi venne abbandonata al suo destino.

Il cadaverino di Giorgia, questo era il nome della bimba, venne in seguito ritrovato da un uomo che cercava del ferro vecchio tra i rifiuti. Le indagini portarono subito a Valentina Pilato che, dopo aver trascorso del tempo in una casa di cura, venne comunque incriminata per l’assassinio della sua figlioletta. Adesso, data l’evidenza delle prove, la donna dovrà affrontare il prossimo 2 ottobre il processo in Corte d’Assise; la linea di difesa adottata dai suoi legali potrebbe essere quella della momentanea incapacità di intendere e di volere, ipotesi peraltro già smentita dagli avvocati dell’accusa. Valentina Pilato attenderà la sentenza nella sua cella del carcere Pagliarelli di Palermo.