Pasqua “nera” nelle carceri siciliane, tre morti

Pasqua “nera” nelle carceri siciliane, tre morti

SICILIA – Una Pasqua tutt’altro che serena si è respirata quest’anno nelle carceri, considerando i gravi fatti di cronaca che si sono susseguiti negli ultimi giorni: particolarmente allarmante è il boom di suicidi, non solo tra detenuti, ma anche tra agenti penitenziari, che – esausti e provati dalle situazioni a cui sono costantemente esposti – decidono di essere arrivati al capolinea. Proprio a ridosso delle festività pasquali uno tra questi ultimi, in servizio a Siracusa, si è tolto la vita, ma non è stato il solo a commettere l’insano gesto: negli stessi giorni hanno deciso di farla finita anche due detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo.

L’indignazione del sindacato

Sul delicato argomento è intervenuto il segretario generale del sindacato S.PP., Aldo Di Giacomo, sottolineando che il numero dei “suicidi in divisa” è protagonista di un incremento decisamente preoccupante. Facendo riferimento ad alcuni dati riguardanti il numero di morti per suicidio, ha aggiunto: “I freddi numeri non danno l’idea precisa del dramma umano che vive chi arriva a togliersi la vita. Dunque non può che crescere la nostra preoccupazione specie per alcuni fattori tra i quali l’età media alta, organici ridotti, turni massacranti, le sanzioni e i provvedimenti disciplinari“.

Nel 2019 è stato istituto per decreto del Ministero dell’Interno un osservatorio permanente interforze sul fenomeno suicidario tra gli appartenenti alle forze di polizia”, ma Di Giacomo ha spiegato con indignazione che “non è più sufficiente osservare. Quello che si può e si deve fare e lo chiediamo al Ministro della Giustizia e tutto il Parlamento è predisporre misure ed azioni anche in campo di assistenza socio-sanitaria e psicologica, per rendere il lavoro degli uomini e delle donne in divisa prima di tutto più sicuro e meno stressante. Quanto ai suicidi dei detenuti nello scorso anno sono state 84 le persone che si sono tolte la vita all’interno di un istituto penitenziario italiano: numero record da quando si registra il dato (dal 2000), con due tendenze: si abbassa l’età dei detenuti suicidi (la media è over 40 con numerosi over 30) e il 40% dei decessi sono extracomunitari a riprova che i giovani, insieme ai tossicodipendenti e a quanti hanno problemi psichici e con essi i giovani stranieri sono i più fragili e vulnerabili“.

Purtroppo in tutto lo scorso anno – ha concluso il segretario generale nella speranza di un cambiamento – abbiamo ascoltato solo impegni politici e dichiarazioni di vecchi e nuovi parlamentari ed esponenti di Governo senza passare dalle parole di commozione ai fatti. Invece in queste giornate di festività mentre avvenivano i suicidi la politica si dedicava alla discussione e si divideva sul fumo tra i detenuti, se impedirlo o continuare a consentirlo. Noi continuiamo a proporre un pacchetto di misure più urgenti da varare e rinnoviamo la disponibilità al confronto“.

Numeri utili

Come sempre, vi ricordiamo che sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per ricevere supporto e aiuto psicologico:

  • Telefono Amico 199.284.284;
  • Telefono Azzurro 1.96.96;
  • Progetto InOltre 800.334.343;
  • De Leo Fund 800 168 678.

Foto di repertorio