Codacons scende in piazza contro le lunghe liste d’attesa per essere curati in Sicilia

Codacons scende in piazza contro le lunghe liste d’attesa per essere curati in Sicilia

SICILIA – Il Codacons ha avviato una “crociata” per il diritto dei pazienti siciliani di essere curati in tempi brevi. La decisione dell’assessore regionale alla Salute di ridurre i fondi della spesa sanitaria regionale del 2022 di circa 30 milioni di euro e di conseguenza di ridurre l’assegnazione dei fondi alle strutture private convenzionate, allungherà le liste d’attesa.

È per questo che il Codacons ha manifestato a Palermo, insieme alla intersindacale della specialistica convenzionata esterna e al coordinamento intersindacale CIMEST, per protestare contro tale decisione e ha annunciato la creazione della “Task force sanità“, composta da avvocati, esperti, medici e medici legali nati dalla collaborazione di diverse associazioni, tra cui il Codacons, Codacons Medici, Articolo 32 AIDMA, Orion, Osservatorio Sanità Sicilia, LDC Lega Difesa del Cittadino, Confeuropa Consumatori, Avvocati in Europa e Consumatori Italiani. L’obiettivo è lottare contro tutti i casi in cui viene negato il diritto alla salute.

Codacons liste d'attesa

Il problema delle attese per le prestazioni sanitarie coinvolge sia il settore pubblico sia quello privato convenzionato e spesso costringe i cittadini a scegliere tra non curarsi e pagare privatamente. Le attese per esami importanti, come mammografie, elettrocardiogrammi, risonanze, TAC e visite oculistiche, sono troppo lunghe in Sicilia, e molte famiglie non possono permettersi di pagare per visite o controlli specifici. Questo disagio porta alla rinuncia alla prevenzione e il problema coinvolge anche il Pronto Soccorso, che spesso si trasforma in una sala d’attesa in cui l’urgenza è stabilita in modo arbitrario.

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Il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, ma spesso viene negato dalla “lentezza” della sanità pubblica siciliana. Il Codacons chiede al Governo regionale un aumento considerevole del budget da attribuire alla sanità privata siciliana, poiché quello attualmente previsto non è sufficiente a coprire le prestazioni fornite dalle strutture private convenzionate, che già erogano prestazioni per circa 60 milioni di euro l’anno in extra budget“.

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