Sanremo, doppietta di premi per i siciliani Colapesce e Di Martino con “Splash”

Sanremo, doppietta di premi per i siciliani Colapesce e Di Martino con “Splash”

SICILIA – Nonostante il decimo posto nella classifica generale, “Splash” del duo siciliano composto da Colapesce e Di Martino piace, e non poco.

Fuori dal podio ma non dai cuori degli italiani.

Anche la giuria li premia e la coppia porta a casa due dei più importanti riconoscimenti: il premio della critica Mia Martini e il premio della sala stampa Lucio Dalla. Doppietta, quindi.

Dopo “Musica leggerissima” arriva “Splash”

Si conferma già un successo la nuova hit di Colapesce e Di Martino. Come è accaduto due anni fa con “Musica leggerissima” (arrivata in quarta posizione nel 2021), adesso la nuova canzone sanremese – che gioca sul titolo onomatopeico – vola sempre più alto in radio ed è pronta a diventare il nuovo tormentone.

A Palermo, Roma e Milano già la frase “Ma io lavoro per non stare con te” è apparsa in diversi cartelloni pubblicitari. Una trovata di marketing che porta sicuramente ancora più in auge il duo.

Il significato di “Splash”

La canzone “Splash“, innanzitutto, sarà nei titoli di coda del film “La primavera della mia vita, al cinema dal 20 febbraio, scritto e interpretato dai cantautori siciliani.

Il brano – tra atmosfere retrò e ironia – racconta di come spesso ci si affanni a fare troppe cose proprio per schivare la vita stessa, ma parla anche della sensazione di sfinimento e fallimento amplificate da città come Milano.

Si evidenzia il contrasto tra mare e città super affollate e frenetiche, uomo e natura. Il lavoro diventa l’unico “porto sicuro” per dimenticare e accantonare le avversità della vita, proprio per non pensare.

Una ballata malinconica che ci invita a riflettere sulle difficoltà inevitabili della nostra epoca.

Abbassare la pressione sulle aspettative“, che spesso la società impone o che noi stessi ci imponiamo, è il nocciolo duro della tematica. Ma anche prendersi cura di ciò che abbiamo, senza pensare sempre a quello che ci manca e affannarci per avere sempre tutto sotto controllo.

L’ultima parola della canzone, “Splash”, (che coincide col titolo) e l’annessa “spalmata a terra” dei due artisti, rappresenta il tuffo liberatorio finale che il protagonista del testo sceglie di fare in totale solitudine.

Una canzone densa di significato, molto orecchiabile e per nulla scontata o banale, con indubbi omaggi alla canzone italiana da Battisti-Mogol a Domenico Modugno.

Il testo di “Splash”

Campi sconfinati
Che si arrendono alla sera
Qualche finestra accesa
Mentre il vento arpeggia
Una ringhiera
Tu vivresti qui per sempre
Dici che dovrei staccare
Un po’ la mente
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
Cambiare vita baciarti nel grano
In sudamerica
Ma l’entusiasmo poi se ne va
Questa sera mi nascondo
Mentre i miei pensieri
Vanno per il mondo
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore dei cantieri infiniti
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Come stronzi galleggiare
Per non sentire il peso delle
Aspettative
Vado via senza te
Mi tuffo nell’immensità del blu
Splash