Suicidi, due giovani siciliani si tolgono la vita

Suicidi, due giovani siciliani si tolgono la vita

SICILIA – Due casi di suicidio con vittime e protagonisti allo stesso tempo due giovani siciliani.

Suicidio a Lucca

Tragedia a Lucca, dove un giovane è deceduto cadendo dalla Torre Guinigi, un monumento medievale alto più di 40 metri che domina il centro della città. Dalle prime informazioni raccolte, sembra che il gesto fosse intenzionale. La tragedia è avvenuta poco dopo le 10 di ieri, quando la torre era affollata di turisti italiani e stranieri.

Il giovane ha aspettato l’apertura della torre alle 10 e l’ha scalata come qualsiasi altro visitatore.

Alcuni americani avrebbero visto il giovane scavalcare il parapetto e cadere nel vuoto. La chiamata per le emergenze è stata registrata alle 10,08. La polizia, i vigili urbani di Lucca e un’ambulanza della Croce Rossa sono stati subito inviati sulla scena.

Il personale dell’elisoccorso Pegaso è stato anche allertato, ma una volta sul posto, gli operatori del 118 hanno potuto solo constatare il decesso del giovane.

La vittima è stata identificata successivamente: si tratta di un 25enne originario di Messina che lavorava in un laboratorio dell’ospedale San Luca di Lucca con un contratto a tempo determinato.

Il messaggio sui social prima di togliersi la vita

Prima di lanciarsi nel vuoto, il giovane ha lasciato un messaggio d’addio su Facebook alle 10,04 del mattino: “Chiedo scusa a tutti quelli che ne soffriranno. Vi voglio un bene dell’anima e apprezzo tutti i vostri sforzi. Non è colpa vostra, mai stata colpa vostra. Adesso, con un po’ di pace nel mio cuore, vi saluto e vi auguro di ricordare solo cose belle, amore e amicizia che ci sono stati“.

La vittima ha poi messo un hashtag in calce al suo messaggio: #pipirulipiangeva.

La Torre Guinigi rimarrà chiusa almeno fino a venerdì 10 febbraio.

Suicidio a Paternò

Un altro suicidio è avvenuto nel pomeriggio scorso nel Catanese, ed esattamente a Paternò. Un giovane si sarebbe tolto la vita nella sua abitazione.

Un gesto che ha lasciato sbalordita la comunità. Il personale medico del 118 è intervenuto per soccorrere il ragazzo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

I carabinieri stanno indagando sul fatto per determinare le motivazioni che hanno spinto il giovane a compiere il gesto estremo. La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente nella città etnea, anche il primo cittadino di Paternò, Nino Naso, ha postato un messaggio di cordoglio sui social: “Il mio è il grido di dolore di un padre a cui viene a mancare un figlio e non riesce ad accettare un gesto così tragico e la domanda che affiora è perché? Ma non c’è una risposta che possa colmare il senso di vuoto e di smarrimento, ma quanto dolore avevi nel tuo cuore? Ti prego abbi cura da lassù della tua mamma, del tuo papà, e di tutti noi. Sappi, che andando via hai portato con te un pezzo dei nostri cuori. Ciao S., anima bella“.

Numeri utili

Come sempre, vi ricordiamo che sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per ricevere supporto e aiuto psicologico:

  • Telefono Amico 199.284.284;
  • Telefono Azzurro 1.96.96;
  • Progetto InOltre 800.334.343;
  • De Leo Fund 800 168 678.

Foto di repertorio