Inedito sguardo sul più vicino universo: riflessione su un mondo ormai sconfinato.

Inedito sguardo sul più vicino universo: riflessione su un mondo ormai sconfinato.

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

La nostra società annovera tra i suoi attributi essenziali l’interconnessione e la complessa molteplicità. Attraverso l’universo digitale l’individuo amplia spropositatamente i suoi orizzonti. Oggi, con una facilità prima impensabile, ciascuno si diparte dalla propria ubicazione spazio-temporale, immergendosi in un etereo cosmo dalla realtà più svariate: ciò è il web. Qui sempre più spesso quasi ogni cosa tenta di folgorarci con la sua rapidità, per poi svanire negli antri più bui del dimenticatoio.

Ed è un peccato che, talvolta, una dimensione così variopinta (mi riferisco a quella digitale) non lasci alcun segno rilevante nell’intelletto – uno di quei segni, dico, che s’animano e diventano il cuore pulsante d’una riflessione quieta e armoniosa intorno a noi, umanità. Sembra una beffarda bizzarria che da un universo sì ricco ne usciamo, non di rado, impoveriti; è come dire che, paradossalmente, viaggiando per l’immensità tendiamo alla vacuità: cosa che, purtroppo, si verifica puntualmente.

Eppure il mondo virtuale avrebbe enormi potenzialità. Pensate se mischiassimo molte delle sue realtà fino a formare un “melodioso” miscuglio omogeneo: ad esempio, fantasiosi montaggi cinematografici –  perfetto connubio (unione) tra musica, sport, scenografia, arte, filosofia e idee (tutte realtà apparentemente diverse che troviamo nel web) –  stimolerebbero l’intelletto verso l’intuizione d’un piccolo grande filo che congiunge in un’unica trama la sconfinata varietà del conoscibile.

Ora mi immagino certamente quanto tale astrusa fantasia appaia lontana dal concreto, tuttavia mi preme ricordare che alcune tra le più importanti piattaforme multimediali (come TikTok, Instagram o altre) offrono già gli strumenti per la sua effettiva realizzazione. Un inedito utilizzo dei mezzi a nostra disposizione basterebbe, insomma, a guidarci verso nobili innovazioni, alla volta di un “Neonato mezzo di conoscenza”: questo il titolo d’un lavoro che tenterà di dare compimento al discorso appena fatto. Di ciò, però, parleremo adeguatamente in altra occasione; per ora basti sapere che tale futura “opera” (chiamiamola scherzosamente così) non sarà che un mero tentativo, un minuscolo esperimento sorto in seno ad un’estinguibile esigenza di innovazione.

Ora, però, il tempo mi esorta a congedarmi, giacché mal tollera che io varchi la soglia della tolleranza, tediandovi ulteriormente. Dunque vi porgo un cordiale saluto, con la certezza di poter continuare la conversazione in futuro.

Gianluca Spoto, Principe Umberto Catania, 4H/S