Manifestazione per i diritti dei detenuti a Catania: fiaccolata davanti al carcere Piazza Lanza – VIDEO

Manifestazione per i diritti dei detenuti a Catania: fiaccolata davanti al carcere Piazza Lanza – VIDEO

CATANIA –  Lanciata dal gruppo Facebook Amici e parenti dei detenuti, sono diverse le sigle che hanno scelto di sottoscrivere l’appello e partecipare, insieme a un centinaio di persone, alla Fiaccolata per la libertà di fronte la Casa circondariale di piazza Lanza di Catania. L’iniziativa è stata promossa per manifestare contro la tragica situazione nelle carceri italiane e per accendere i riflettori sul caso Cospito, anarchico al 41bis in sciopero della fame da oltre settanta giorni, ed a rischio di vita.

Simbolicamente le fiaccole hanno portare luce sulle istanze portate in piazza. Dopo diversi interventi sui vari problemi del sistema carcere, la manifestazione ha salutato i detenuti e le detenute della casa circondariale con fuochi d’artificio e con un corteo attorno alle mura della struttura. Sono 5 le rivendicazioni più importanti:

Caso Cospito

“Da oltre 60 giorni Alfredo Cospito ha avviato lo sciopero della fame e ogni giorno rischia di essere il suo ultimo giorno. Lo sciopero riguarda la scelta della magistratura di metterlo al 41bis, in quanto anarchico, e ritenuto a capo di una vasta organizzazione. Accusato di strage senza aver ferito né ucciso nessuno, punito, come si legge persino nelle motivazioni delle sentenze, perché mai pentito dei suoi ideali”.

Suicidi

Le carceri italiane segnano un nuovo record: 82 suicidi nel 2022, un morto ogni 4 giorni. “Sono dati allarmanti, che non possono essere considerati anomalie, ma problemi sistemici”.

Violenze

“Continuamente vengono a galla casi di abusi e violenze degli agenti sui detenuti, come il recente caso di Santa Maria Capua Vetere. Violenze spesso impunite. Per ognuna che esce sui giornali, centinaia rimangono celate, serve sostegno per dare la forza ai detenuti e alle detenute di denunciare gli abusi”.

Sistema carcerario

Dimostrato da ogni statistica oltre che dall’evidenza dei fatti, il sistema carcerario risulta inutile e dannoso ai fini della società. Un problema da superare, più che una soluzione. Come farlo si può capire solo mettendone in discussione strutturalmente la forma“.

41 bis

“Come recentemente espresso da diversi giuristi si tratta di una norma di natura emergenziale resa ormai stabile il cui obiettivo è, oggi più che mai, soltanto punizione e afflizione. Per come è concepito e attuato tale regime è vendetta di Stato, è tortura. È interruzione dello stato di diritto”.