Chiarezza sul caso Lukoil: garantita per 24 mesi la continuità del lavoro nella raffineria

Chiarezza sul caso Lukoil: garantita per 24 mesi la continuità del lavoro nella raffineria

PRIOLO – Dal 5 dicembre è stato vietato lacquisto del petrolio Russo via mare dall’Unione Europea per di ridurre i ricavi della Russia.

È così vietato il trasporto del petrolio via mare e dalle navi, ma non il trasporto tramite gli oleodotti. Un duro colpo per la raffineria di Petrolio, collocata nella zona industriale di Siracusa.

L’impianto è gestito dall’Isab, una società di proprietà della Lukoil, che essendo russo è soggetto alle sanzioni finanziarie imposte contro Mosca.

La società non può più acquistare barili di greggio russo, che per molto tempo è stato l’unico mercato di approvvigionamento. Ciò mette a rischio i posti di lavoro di migliaia di persone.

Il governo italiano ha discusso diverse ipotesi e nella serata di giovedì 1 dicembre il Consiglio dei ministri italiano ha approvato il decreto che dispone l’amministrazione temporanea dello Stato per un massimo di un anno, prorogabile per altri 12 mesi.

Giorgia Meloni dopo l’approvazione del decreto ha dichiarato nei suoi canali social: “Piena soddisfazione per l’approvazione, in Consiglio dei ministri, del decreto legge a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici”.

“Una norma con la quale il Governo interviene, tra l’altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria Isab di Priolo che impiega con l’indotto circa 10mila persone“, aggiunge.

“Con questo intervento urgente otteniamo due obiettivi: tuteliamo un nodo energetico strategico nazionale e mettiamo in sicurezza lavoratori indispensabili per la Sicilia e l’intera Nazione“, conclude Meloni.

In realtà, il governo ha solo temporaneamente nazionalizzato la compagnia Lukoil in attesa che venga venduta a una nuova proprietà e sembra che un gruppo statunitense starebbe trattando per l’acquisto.

Foto di repertorio