Milazzo, centro nevralgico per la mobilità siciliana

Milazzo, centro nevralgico per la mobilità siciliana

Per chi ha in mente di organizzare un viaggio in Sicilia, Milazzo rappresenta uno snodo davvero importante dal punto di vista della mobilità. Infatti, questa cittadina è un punto comodo per arrivare a Bronte, a Taormina e a Messina, e quindi per raggiungere in auto lo Stretto; inoltre, qui c’è un porto da cui si può partire per andare alle Isole Eolie. Non va dimenticato poi che Milazzo è uno dei borghi più suggestivi di tutta la provincia di Messina, e quindi rappresenta una meta turistica da non perdere in occasione di una vacanza.

Per tutte queste ragioni vale la pena di prendere in considerazione per il servizio di noleggio auto a Milazzo con prezzi convenienti come quelli che vengono garantiti da Maggiore, una realtà specializzata che mette a disposizione soluzioni vantaggiose per una mobilità comoda e flessibile. Grazie al noleggio auto a breve termine, infatti, si può partire da Milazzo per andare a visitare non solo i dintorni, ma anche il resto della Sicilia, così da raggiungere anche le località meno turistiche, che non sono visitabili con i mezzi di trasporto pubblici.

È il caso, per esempio, di Santa Lucia del Mela, villaggio che un tempo era noto con il nome di Mankarru, là dove vivevano i Sicani, poi Siculi. Si tratta di una destinazione ideale per gli escursionisti e gli amanti della natura, che desiderano vedere da vicino la felce preistorica. Anche dal punto di vista architettonico, poi, sono decine gli edifici religiosi che lasciano a bocca aperta. A Montalbano Elicona, invece, c’è il Parco dell’Argimusco, mentre Savoca è un borgo artistico che sorge accanto a ciò che rimane del castello di Pentefur. Qui c’è Palazzo Trimarchi, un luogo che non è esagerato definire come “noto in tutto il mondo”, almeno fra gli appassionati di cinema. Vi furono girate, infatti, alcune scene del film di Francis Ford Coppola “Il padrino”.

Non lontano da Taormina c’è Castelmola, un tempo nota con il nome di Mylai. Si racconta che nel suo castello vaghi niente meno che il fantasma di Lady Chatterley. Non ci sono spettri, invece, nel Museo del Costume di Mirto, e neppure nel borgo di San Marco d’Alunzio, citato addirittura da Cicerone, con un museo bizantino e i resti del castello di Roberto il Guiscardo.