“Ondate di calore, braccianti siciliani a rischio”: l’appello-denuncia di Uila Sicilia

“Ondate di calore, braccianti siciliani a rischio”: l’appello-denuncia di Uila Sicilia

SICILIA –Oltre i 30 gradi, oltre tassi di umidità del 50 per cento, gli operai agricoli rischiano la vita nei campi e nelle serre. Nelle ore di punta, nelle ultime settimane, quei valori sono stati e sono puntualmente superati. A datori di lavoro e Regione chiediamo di intervenire. Subito! Per una volta, non si attenda l’irreparabile. Niente scuse, niente lacrime di coccodrillo”.

È l’appello-denuncia lanciato dall’Esecutivo regionale della Uila Sicilia, riunito ieri in videoconferenza dal segretario generale Nino Marino.

uila sicilia

L’organizzazione di categoria, la più rappresentativa nel settore agricolo e agroalimentare isolano con oltre 25mila iscritti, si rivolge innanzitutto alle imprese: “Ricordiamo che il testo unico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori indica tra gli obblighi del datore di lavoro la valutazione del rischio microclima insieme alle misure di prevenzione e protezione utili a eliminare o limitare il rischio”.

Le attività con maggiore fatica fisica – precisa il sindacato – vanno programmate in orari mattutini e preserali. All’interno delle serre, poi, devono essere concesse soste ripetute ai braccianti nelle ore più calde. Siano garantite zone ombreggiate e pause di almeno un quarto d’ora ogni ora”.

Formazione e sorveglianza sanitaria non sono lussi, ma necessità e strumenti salvavita!”, esclamano i componenti dell’Esecutivo Uila.

Nino Marino e gli altri esponenti sindacali “chiamano in causa” anche il governo regionale: “Proponiamo semplicemente che il presidente Nello Musumeci faccia suo il provvedimento assunto per il secondo anno consecutivo dal collega, governatore della Puglia, Michele Emiliano. Ci riferiamo all’ordinanza 258, che mettiamo a disposizione degli uffici della Regione Sicilia e che fa specifico riferimento all’attività lavorativa nel settore agricolo svolta in condizioni di esposizione prolungata al sole. La disposizione vieta che i braccianti siano chiamati a ogni tipo di prestazione in condizioni di esposizione prolungata al sole e, comunque, dalle 12.30 alle 16 fino al 31 agosto ma solo in quelle date in cui i bollettini meteo definiscono alto il pericolo di ondate di calore. Non ci sembra di chiedere troppo. Attendiamo riscontro, con cortese urgenza”.

Nel corso della riunione, l’Esecutivo Uila Sicilia ha anche discusso di futuro dei Consorzi di bonifica e riforma forestale. A proposito degli enti di bonifica, Nino Marino ha dichiarato “di condividere pienamente” la nota di protesta diffusa nei giorni scorsi dai segretari nazionale e regionale della Filbi Uila, Gabriele de Gasperis ed Enzo Savarino, che al governo siciliano hanno chiesto “di impegnarsi in maniera seria agendo con responsabilità verso i Consorzi”.

Da troppi mesi – ha denunciato la Filbi – i lavoratori non percepiscono gli stipendi né le indennità e gli enti sono in sofferenza proprio in un momento di grande difficoltà per l’agricoltura dell’Isola”.

Fonte foto Cia