Vende smartphone a prezzi stracciati e un carabiniere lo coglie con le mani nel sacco: denunciato

Vende smartphone a prezzi stracciati e un carabiniere lo coglie con le mani nel sacco: denunciato

PALERMO – Un carabiniere fuori dal servizio lo ha colto con le mani nel sacco mentre vendeva smartphone fasulli, a prezzi stracciati, specchietto per le allodole per molti acquirenti. E così il commerciante palermitano si è beccato una denuncia.

In principio era il cellulare: un aggeggio utile, in grado di renderci all’occorrenza sempre rintracciabili o di poter chiedere aiuto in caso di bisogno. Poi è diventato smartphone: miriadi di funzioni e applicazioni che hanno portato l’utenza ad utilizzare sempre meno questo arnese per telefonare. In breve tempo l’oggetto è diventato una sorta di status – symbol; da qui la “necessità” di accaparrarsi l’ultimo modello lanciato sul mercato.

Dato che spesso questa esigenza coincide con un notevole esborso di denaro, tale necessità si è in breve tempo tradotta nella caccia all’affare e così ne ha approfittato C.V., il commerciante denunciato ieri a Palermo per vendita di smartphone contraffatti, soprattutto Samsung Galaxy S5: tutti a metà prezzo. In molti, credendo di essersi imbattuti nell’affare del secolo, hanno fatto man bassa dei cellulari. Qualcuno però si è insospettito.

I carabinieri, avvertiti dal collega, una volta arrivati sul posto, hanno verificare che la merce fosse realmente contraffatta. Le confezioni, la scocca dei telefoni, la cavetteria: tutto era imitato alla perfezione. La prova della non autenticità degli smartphone si trovava nella mancanza di alcune applicazioni normalmente presenti in questo genere di cellulari. Inoltre il sistema operativo, rigorosamente Android (versione cracked) presentava un codice Imei non corrispondente a quello riportato nel vano batteria.

Il commerciante, 32 anni e originario di Carini, è stato adesso denunciato con l’accusa di vendita di prodotti industriali contraffatti. Gli smartphone sono stati sequestrati.