Gomorra 5, la fine: né vinti e né vincitori. Mafia, sangue, potere: ma il male non vince

Gomorra 5, la fine: né vinti e né vincitori. Mafia, sangue, potere: ma il male non vince

Né vincitori, né vinti: il finale di Gomorra 5, la fine di tutto, spezza le speranze dei tanti beniamini che non credevano che quel filo infinito che legava Ciro Di Marzio e Gennaro Savastano potesse spezzarsi.

Sette anni, una serie che ha stravolto tutte le serie italiane. La mafia, il sangue, il potere: eppure, alla fine dei conti, il male non vince mai.

Gli ultimi episodi di Gomorra, nata dalla penna di Roberto Saviano, lasciano forse un pò l’amaro in bocca e i dubbi di chi abbia ucciso Ciro. L’ultimo colpo e il sipario si è chiuso.

Toccanti i post dei due protagonisti, come la foto in evidenza che ritrae Marco D’Amore (in arte l’Immortale) e Salvatore Esposito (Genny Savastano). La resa dei conti finisce nel peggiore dei modi per i fans della serie: dai baci in bocca agli spari addosso. Fratelli non di sangue ma per scelta. Può un amico diventare un nemico? E può, soprattutto, ritornare ad essere quello di sempre?

Un viaggio nei demoni del passato, e le parole di Salvatore Esposito su Instagram con un pezzo del testo di “La valigia dell’attore” di Francesco De Gregori per ringraziare quanti, in questi anni, hanno deciso di seguirli.

Eccoci qua
Siamo venuti per niente
Perché per niente si va
E il sipario è calato già
Su questa vita che tanto pulita non è…
E allora eccoci, siamo qua
Siamo venuti per poco
Perché per poco si va
E c’inchiniamo ripetutamente
E ringraziamo infinitamente
Eccoci qua
Siamo il padre e la figlia
Arrivati fin qua
Tutta una grande famiglia
Abbiam lasciato soltanto un momento
La nostra vita di là
Nel camerino già vecchio
Tra un lavandino ed un secchio
Tra un manifesto e lo specchio
Tra un manifesto e lo specchio
Grazie…“.