Pagamenti in contanti, da gennaio cambia tutto: multe salatissime per i trasgressori, ecco le novità

Pagamenti in contanti, da gennaio cambia tutto: multe salatissime per i trasgressori, ecco le novità

ITALIA – In un mondo che si evolve rapidamente, anche l’economia subisce mutamenti e necessita di rinnovamenti. Novità importanti in arrivo per quanto riguarda i pagamenti in contanti, si spinge sempre più verso la riduzione dell’uso, facendo spazio ad altre strade sicuramente più sicure e “al passo coi tempi”.

A tal proposito, dal primo gennaio 2022 si potranno effettuare acquisti di importo superiore a mille euro solo con metodi tracciabili. Tutti i pagamenti sotto questa soglia potranno continuare a essere effettuati in contanti.

Attenzione anche alle sanzioni: per chi “sgarra”, infatti, sono previste multe decisamente salate. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

No ai pagamenti in nero

Innanzitutto diciamo che la misura è stata varata per arginare il fenomeno dei pagamenti in nero e dell’evasione fiscale, già con il decreto fiscale – collegato già alla precedente Legge di bilancio 2020 – e riconfermata anche per il futuro.

L’anno scorso, da luglio 2021 il limite dei pagamenti in contanti è passato da 3mila a 2mila euro. Da gennaio 2022, ci sarà un ulteriore abbassamento a 999,99 euro, considerato il tetto massimo per gli acquisti in contanti nel nuovo anno.

Il nuovo limite

Donazioni, prestiti a familiari, acquisti di beni o prestazioni, che rientrano in tale cifra dovranno essere “giustificati” tramite qualsiasi modalità di pagamento tracciabile, per esempio un bonifico.

Se si supera la soglia, le transazioni devono essere digitali e tracciabili. Nel dettaglio, il nuovo limite scatta nei seguenti casi:

  • trasferimento di denaro contante in euro o in valuta estera;
  • trasferimento di titoli al portatore in euro o valuta estera;
  • libretti di deposito bancari o postali al portatore.

Acquisti frazionati

Una regola che difficilmente può essere “infranta”, dato che si stabilisce anche che il divieto vale anche per acquisti frazionati per eludere il tetto massimo:

  • se vengono fatti con cadenza prestabilita e per un circoscritto arco di tempo;
  • se non è possibile stabilire l’arco di tempo di riferimento ci si riferisce a quello indicato dalla legge, 7 giorni.

Si può, però, in alternativa, suddividere il pagamento: una parte in contanti e un’altra con metodi tracciabili.

Sanzioni ed esclusioni

Per quanto concerne il capitolo sanzioni, sono previste multe di mille euro per i privati cittadini che non rispettano la nuova soglia massima.

Per i liberi professionisti ed esercenti, o per coloro che omettono la segnalazione di irregolarità agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, la posizione si aggrava: multe comprese tra 3mila e 15mila euro.

Da sottolineare che il limite non vale per i prelevamenti né per i versamenti sul proprio conto corrente. Anche dopo gennaio 2022, infatti, si potranno ritirare importi superiori a mille euro senza rischiare nulla perché la somma appartiene al medesimo soggetto e non si realizza un passaggio di denaro verso terze persone. Lo stesso discorso vale per i versamenti.

Immagine di repertorio