Corruzione: sotto i riflettori l’ex presidente dell’Ars Cascio, favori in cambio di una villetta a Collesano

Corruzione: sotto i riflettori l’ex presidente dell’Ars Cascio, favori in cambio di una villetta a Collesano

PALERMO – L’ex vicepresidente della Regione Sicilia, Francesco Cascio, che fu anche presidente dell’Assemblea regionale siciliana, è indagato per corruzione dalla Procura di Palermo: avrebbe consentito a una società titolare di un resort e di un impianto sportivo adibito a campi da golf di ottenere fondi europei; in cambio l’esponente politico oggi Ncd avrebbe ricevuto in regalo una villetta a Collesano, in provincia di Palermo.

Autori dell’omaggio sarebbero stati gli imprenditori Giuseppe e Gianluigi Lapis, padre e figlio, titolari della Ecotecna srl (oggi fallita), che costruì’ il Golf Club Le Madonie, con sede nello stesso paese a cinquanta chilometri dal capoluogo di regione, e che ottennero un finanziamento di oltre 6 milioni.

Assieme ai Lapis e a Cascio, indagato nella qualità di ex assessore regionale al Turismo del governo Cuffaro, in carica dal 2001 al 2004, sono coinvolti nell’indagine anche due dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco.

Immediata la replica dell’attuale deputato del partito di Angelino Alfano: Sono sereno e fiducioso nel lavoro della magistratura. Sono pronto a dare alla stessa tutti i chiarimenti che serviranno. La villetta – spiega – sorge nel territorio di Collesano, ma da tutt’altra parte rispetto agli impianti da golf. È di appena ottanta metri quadrati, l’ho pagata fino all’ultimo millesimo e ho pure ritrovato le fatture della ditta e le matrici degli assegni”.

Ai cinque indagati sono stati notificati gli avvisi di garanzia: saranno sentiti nei prossimi giorni. Nel mirino della Guardia di Finanza ci sono la delibera 149 del 20-21 marzo 2001, con cui la giunta Cuffaro approvò il documento di attuazione del Programma operativo regionale 2000-2006, consentendo alla Ecotecna di ampliarsi, e la circolare 4 del 26 settembre 2001, che integrò e modificò la disciplina dei finanziamenti dei programmi.

Giuseppe Lapis, amministratore di fatto, e il figlio Gianluigi, rappresentante legale dell’azienda, avrebbero ingannato la Regione, dimostrando falsamente di avere le carte in regola per ottenere un finanziamento di 6.152.419,93 euro per ampliare il “Borgo delle vacanze e del tempo libero”, nell’ambito di un programma da 22 milioni 621 mila euro.

Il finanziamento reale fu di 6.112.479,13. Per questo i due imprenditori rispondono pure di truffa aggravata ai danni della Regione. I Lapis ora rischiano di essere anche indagati per la bancarotta della Ecotecna.