Catania, Myrmex: lavoratori sul tetto ad oltranza

Catania, Myrmex: lavoratori sul tetto ad oltranza

CATANIA – Non trova alcun punto di svolta la protesta dei dipendenti della Myrmex che hanno deciso di continuare la protesta ad oltranza dichiarando: “Scenderemo da questo tetto solo quando il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, non verrà a trovarci fin qui!“.

Continua il conto alla rovescia per salvare il posto di lavoro di ricercatori ed impiegati, ma continuano anche le deroghe da parte del governo regionale. Tutto il personale è pronto ad ogni tipo di collaborazione ma nessuno risponde nè positivamente nè negativamente.

Se la Myrmex è stata ceduta per la cifra simbolica di 1€ a Gian Luca Calvi, dopo il collasso dell’azienda farmaceutica Pfzer…. visto che una delle clausole determinati nell’accordo prevedeva che questa ritornasse alla Regione qualora non si fossero rispettati gli accordi stipulati, cosa potrà succedere da qui in poi, considerando che la sua cessione è prevista per febbraio 2016?

A quanto pare dal governo della Regione arrivano solo risposte molto vaghe, sono stati fissati e svolti degli incontri ma non si è mai arrivati ad una soluzione vera e propria.

Solidarietà e sostegno arrivano proprio dal mondo politico e sopratutto dal deputato all’Ars del Movimento Cinque Stelle, Francesco Coppola, che a NewSicilia ha dichiarato: “Ritengo che quanto stia avvenendo sia un fatto decisamente grave ed io stesso me ne farò portavoce all’Ars. Solleciteremo il presidente Crocetta per fissare un incontro per la prima aula disponibile affichè si interessi del problema e si impegni ufficialmente per trovare una soluzione. Nel frattempo i nostri deputati e senatori nazionali si faranno portavoce di questo problema a Roma nelle sedi competenti”.

In ogni caso i lavoratori della Myrmex non vogliono più ascoltare chiacchiere ed aspettare chissà cosa visto che il tempo sta scorrendo velocemente. Infatti hanno deciso di procedere ad oltranza con la loro protesta e pretendono che il presidente della Regione in persona venga a Catania e vada da loro.

Se effettivamente l’azienda tornasse alla Regione che cosa succederebbe agli oltre 70 lavoratori e alle loro famiglie? Questa non è una domanda da poco….

Giovanni Cantone, uno dei lavoratori sul tetto dell’azienda, chiarisce: “Noi vogliamo che il presidente Rosario Crocetta venga a parlare con noi! Che venga qui a portare conforto e che si impegni a cercare con noi una soluzione, adesso basta con le deroghe. L’unico che può darci delle risposte è lui! Vogliamo che le istituzioni garantiscano il loro impegno. Non possiamo permettere che i riflettori si spengano sul nostro laboratorio! Noi ci stiamo sentendo privati del futuro… Bisogna agire adesso, perchè adesso possiamo ancora fare qualcosa, non possiamo aspettare che sia troppo tardi!”.

Dello stesso parere è Peppe D’Aquila, segretario Filctem Sicilia, che assiste i lavoratori nella loro lotta: “Abbiamo deciso di continuare ad oltranza finchè non otterremo questo incontro. Abbiamo tutti la necessità di avere delle rassicurazioni istituzionali, anche perchè non abbiamo alcuna intenzione di fermarci qui, anzi siamo pronti ad inasprire la protesta perchè il centro di ricerca è ancora valido, può ancora offrire grandi opportunità e tanti altri traguardi sono ancora di fronte a noi. Se la Myrmex chiuderà non sarà una sconfitta solo per i ricercatori ed i suoi impiegati, ma sarà una grande sconfitta per tutti!”.