MESSINA – Verrà eseguita oggi presso l’Istituto di medicina legale dell’ospedale di Patti, in provincia di Messina, l’autopsia sul cadavere di Vincenzo Liotta, lo studente di Economia e Commercio 22enne morto carbonizzato nella casa di campagna di Piraino (Messina) di proprietà della famiglia.
Il corpo del giovane è stato ritrovato ieri dopo tre giorni di ricerche.
Accanto al cadavere è stata trovata della pasta ancora cruda sul pavimento, quattro bottiglie di plastica, una di un litro e mezzo piena di liquido infiammabile, le altre ormai sciolte.
Sono diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti. Gli investigatori ipotizzano una esplosione di quelle bottiglie dovuta a cause accidentali. Ma non è escluso l’omicidio.
L’autopsia dovrà chiarire se le ustioni riportate sul corpo sono state provocate da un incendio che si è propagato ai suoi abiti e bruciandogli il corpo.