Lavoro, Catania e Sicilia nel baratro: aumento richiesta di cassa integrazione

Lavoro, Catania e Sicilia nel baratro: aumento richiesta di cassa integrazione

CATANIA – Il bilancio economico e occupazionale siciliano continua a illuminarsi di rosso. Nell’ultimo trimestre si è registrato un aumento della richiesta di cassa integrazione, a dimostrazione di un’economia che stenta a riprendersi. Tutto questo, mentre in molti parlano di una crescita e ripresa delle aziende e delle assunzioni.

E il dito viene puntato ancora una volta contro le classi dirigenti e il governo regionale, che non riescono ad attuare in maniera concreta le riforme: “La crescita è il vero motore dell’occupazione – spiega il segretario confederale UIL Guglielmo Loynon i decreti. Non ci sono delle scorciatoie: bisogna evitare che le aziende non arrivino a fine mese, dando qualche contributo in più a chi deve acquistare, se no i supermercati e i negozi non vendono e chiudono”. Gli fa eco il segretario UIL Catania Fortunato Parisi: “Il dato negativo dell’ultimo trimestre ci preoccupa. abbiamo chiesto con forza l’intervento ai governi perché a Catania non c’è ripresa. Nemmeno nel resto della Sicilia le cose vanno meglio, ma Catania ne risente maggiormente. Una soluzione potrebbe essere quella di usufruire della cassa integrazione in deroga”.

Neanche il job act sembra aiutare e migliorare la situazione, anzi! Attarverso questa, sembra che ci si concentri maggiormente su come licenziare piuttosto che assumere. Il sintomo di un’economia che arranca e non riesce a decollare. Su questo tema, Loy è molto chiaro: “Si parla  e si fa poco. Con quest’ultima riforma non è cambiato nulla perché si dà maggior rilievo ai metodi di licenziamento a discapito di come facilitare le assunzioni. D’altronde, se non c’è crescita non ci può essere occupazione”.

Un quadro sicuramente difficile e angosciante e che spinge molti a cercare fortuna altrove. Altri, invece, restano in attesa che qualcosa cambi.