Palermo, la mancanza di concretezza regala la vittoria al Catanzaro

Palermo, la mancanza di concretezza regala la vittoria al Catanzaro

PALERMO – Nel calcio chi segna vince. Non sono ammesse eccezioni. Ieri il Palermo ha giocato discretamente, niente di eccezionale, ma si è vista una squadra equilibrata, con un gioco lineare, anche se un tantino lento, una squadra che ha comunque dimostrato la voglia di vincere. Dall’altra parte c’era il Catanzaro, una compagine parimenti equilibrata, che ha eretto una barriera davanti al pericolo Lucca, che ha controbattuto ai tentativi di vittoria del Palermo e che ha segnato un gol in più.

Nuda e cruda è questa l’analisi di novanta minuti di gioco, che hanno visto i rosa fallire tutte, tranne una, le occasioni che hanno avuto, dapprima con Lucca e poi con Saraniti, entrato in campo all’82° al posto di De Rose. L’unica occasione andata a buon fine, la più difficile, ha visto Floriano segnare al 31° del primo tempo il gol del momentaneo pareggio con un bel destro a giro che non ha dato scampo a Di Gennaro.

I calabresi erano già andati a segno al 28° con Verna, che aveva approfittato delle ormai troppo frequenti disattenzioni della difesa rosa, ed hanno assestato il colpo del KO all’80° con Martinelli. Neanche il rientro di Santana è servito ai rosanero, che hanno dovuto fare i conti ancora una volta con la scarsa lucidità sotto porta.

Boscaglia ha tentato con i cambi di dare maggiore vigore alla squadra, ma né SilipoRauti, entrati al 69° al posto rispettivamente di Kanoute e di Santana, sono riusciti ad incidere positivamente sull’andamento della partita. Addirittura l’inserimento di Saraniti, nel tentativo di raddrizzare l’incontro dopo il vantaggio del Catanzaro, ha portato all’attuazione di un improbabile 4-1-4-1, con l’attaccante palermitano, che prima ha fallito due occasioni da gol e poi si è fatto espellere, sembra per rosso diretto anche se già ammonito in precedenza. In ogni caso è sembrata questa una decisione troppo severa da parte dell’arbitro che prima aveva sorvolato su un fallo di Ricciardi che, anche lui già ammonito, meritava il secondo giallo e, quindi, l’espulsione.

La sconfitta al Barbera ha per l’ennesima volta ridimensionato il Palermo, che, reduce dalle due vittorie consecutive contro Bisceglie e Turris, contava sullo scontro contro una diretta concorrente alla promozione per accorciare la distanza dalle posizioni di vertice in classifica.