Dal traffico di droga alle parole di un collaboratore del clan Cappello: 11 arresti tra Catania, Caltanissetta e Agrigento – I NOMI

Dal traffico di droga alle parole di un collaboratore del clan Cappello: 11 arresti tra Catania, Caltanissetta e Agrigento – I NOMI

CALTANISSETTA – Dalla prima mattinata odierna, i militari della Compagnia carabinieri di Caltanissetta, supportati in fase esecutiva dall’Arma territoriale di Catania, Canicattì e Mussomeli, dal personale dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Sicilia”, dalle unità cinofile di Palermo Villagrazia e di Nicolosi, nonché da una squadra della CIO del 12° Reggimento “Sicilia”, sono impegnati ad eseguire una ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari nei confronti di 11 soggetti di nazionalità italiana per i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e reati fine.

L’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta trae origine da una ampia attività investigativa, condotta dalla Sezione Operativa del N.O.R.M. carabinieri e coordinata dai pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia, ed ha consentito di disarticolare un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti sul capoluogo nisseno e nel vicino comune di San Cataldo, nonché nel comune di Catania.

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia affiliato al clan Cappello di Catania

Le attività hanno avuto inizio a gennaio 2019, a seguito delle dichiarazioni rese alla Polizia giudiziaria operante da parte di un collaboratore di giustizia, affiliato al clan Cappello di Catania il quale riferiva di rilevanti forniture di sostanze stupefacenti provenienti da Catania ed immesse sul mercato clandestino di Caltanissetta.

Le figure di Giuseppe Fiume e Mario Ragusa

In particolare le attenzioni degli investigatori si concentravano sulla figura di Giuseppe Fiume, pregiudicato nisseno per la commissione di reati inerenti le sostanze stupefacenti, anche a carattere associativo, e di Mario Ragusa, genero di Giuseppe Fiume, anch’egli pregiudicato per la realizzazione di reati inerenti le sostanze stupefacenti.

Il sodalizio, composto prevalentemente da famigliari di Giuseppe Fiume, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si era specializzato nello spaccio di sostanze stupefacente del tipo cocaina, approvvigionata principalmente da due canali, rispettivamente operante su Catania e Canicattì. Nel corso dell’indagine sono stati arrestati, nei mesi di giugno e luglio dell’anno 2019, per detenzione ai fini di spaccio i due principali attori dell’associazione (Giuseppe Fiume e Mario Ragusa), trovati rispettivamente in possesso di circa 56 grammi e 140 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

I nomi degli arrestati

Di seguito vengono indicate le generalità dei destinatari della misura:

  • Giuseppe Fiume, 52 anni, nato a Catania e residente a Caltanissetta, coniugato (custodia cautelare in carcere);
  • Eros Fabrizio Fiume, 28 anni, nato a Caltanissetta ed ivi residente, coniugato (custodia cautelare in carcere);
  • Alessandro Fiume, 38 anni, nato a Catania e residente a Caltanissetta, nullafacente (custodia cautelare in carcere);
  • G.D. (arresti domiciliari);
  • Mario Ragusa, 28 anni, nato a Caltanissetta (CL) ed ivi residente , coniugato (custodia cautelare in carcere);
  • Michele Ventura, 41 anni, nato a Caltanissetta ed ivi residente, celibe, nullafacente (custodia cautelare in carcere);
  • Isidoro Di Stefano, 40 anni, nato a Catania ed ivi residente, celibe, convivente (custodia cautelare in carcere);
  • Santo Puglisi, 50 anni, nato a Catania ed ivi residente, coniugato (custodia cautelare in carcere);
  • Emanuele Cosimo Tringali, 41 anni, nato a Catania ed ivi residente, celibe (custodia cautelare in carcere);
  • Diego Milazzo, 37 anni, nato a Canicattì ed ivi residente, celibe, nullafacente (custodia cautelare in carcere);
  • Emanuel Maurizio Santoro, 31 anni, nato a Caltanissetta ed ivi residente, celibe (custodia cautelare in carcere).

Sono inoltre attualmente in corso di svolgimento attività di perquisizione finalizzate al reperimento di armi e droga nelle residenze degli indagati.

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