Catania, odissea senza fine per l’ex Palazzo di Cemento: “Manca l’acqua, così si crea clima di tensione”

Catania, odissea senza fine per l’ex Palazzo di Cemento: “Manca l’acqua, così si crea clima di tensione”

CATANIA – Ancora disordine nella consegna degli alloggi comunali dell’ex Palazzo di Cemento del quartiere Librino a Catania. A renderlo noto è la Cgil etnea attraverso un comunicato.

Le assegnazioni di stamattina – si legge nella nota della sigla sindacale – sono avvenute solo a seguito delle proteste degli assegnatari dei nuovi appartamenti di viale Moncada 3. Molti inquilini hanno dovuto prendere possesso delle case pur nella completa assenza di servizio idrico“.

L’acqua manca ancora in molti alloggi e sono tante le famiglie che devono insediarsi subito poiché sprovvisti di altri contratti di locazione. Persino il funzionamento dell’ascensore stamattina era in dubbio, in tarda mattinata i tecnici ascensoristi sono però arrivati nello stabile, ma sempre in conseguenza delle forti sollecitazioni dei futuri residenti“.

Abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte degli ingegneri comunali che oggi si sono recati sul posto – spiega Dario Gulisano, responsabile delle politiche abitative per la Cgil – ma troviamo che la mancanza di un servizio essenziale come l’acqua non possa essere tollerata al momento della consegna“.

Per Librino il completamento di questo cantiere e l’assegnazione delle case di uno stabile che è stato per decenni il simbolo dell’abbandono da parte delle istituzioni, è un importante risultato. Ma spiace che un’assegnazione così attesa venga caratterizzata da evidenti falle organizzative. Tutto ciò alimenta il clima di tensione creatosi a seguito di anni di attesa“.

La Cgil segue questo caso al pari di una vertenza; siamo stati ascoltati più volte, su nostra richiesta, dalla commissione lavori pubblici e continueremo a vigilare affinché non venga sottratto nulla ai diritti degli assegnatari“, conclude Gulisano.