Poker all’italiana e Texas Hold’Em: le differenze tra queste due varianti

Poker all’italiana e Texas Hold’Em: le differenze tra queste due varianti

Il gioco del poker ha assunto nel corso degli anni un ruolo piuttosto centrale per quanto riguarda le attrattive che costituiscono l’offerta vigente circa il gioco digitale in Europa, così come in Italia. Malgrado a volte si siano registrate delle flessioni e dei cali di utenti, durante gli anni, c’è stato sempre un bilancio più che soddisfacente per questo gioco di abilità che anche nella sua versione digitale è capace di mantenere le sue regole e un livello più che soddisfacente di spettacolarità. Sovente gli utenti si iscrivono ai siti più conosciuti di poker online per farsi conoscere e per accedere a esclusivi tornei, finalizzati a ciò che più aspirano, entrare nel circuito dei big, ovvero dei campioni e dei professionisti di questo popolare gioco.

La combinazione di strategia, colpo d’occhio e intuito ha reso grande il gioco del poker nel mondo: in particolare per quanto riguarda la variante attualmente più conosciuta e praticata, ovvero il texas poker; conosciuto con il nome di Texas Hold’em, questa variante di poker si differenzia rispetto al poker classico, detto anche all’italiana, in quanto esso viene praticato con solo due carte nominali e il resto dettato da quelle che vengono chiamate community cards.

Ed è proprio nello svolgimento di questo gioco che il Texas Hold’Em assume la sua dimensione spettacolare che lo ha reso tanto celebre e popolare. Il gioco in sé, pur avendo a che fare con 7 carte invece delle classiche 5 del gioco all’italiana, non costituisce un coefficiente di difficoltà così elevato. Tuttavia sono le puntate a renderlo più complesso e al contempo maggiormente affascinante.

Naturalmente proprio come nel gioco all’italiana dopo la puntata iniziale di ingresso al gioco, possiamo decidere se foldare, cioè passare la mano, oppure puntare sulle proprie carte e andare a scoprire le carte comunitarie. Le varie fasi qui assumono un nome specifico e sono: flop, turn, river e showdown. Solo arrivando all’ultimo step e battendo i nostri avversari possiamo quindi vincere la posta in gioco di una mano, elemento che va a caratterizzare la variante del Texas Hold’Em.

In pratica per chi ha già dimestichezza con le varianti come il siluro o la telesina, il Texas Hold’Em ha ben pochi segreti, visto che di base il gioco all’italiana è molto più complicato, in quanto tutto gestito a carte coperte. Le uniche indicazioni che arrivano dagli avversari sono rappresentate dal linguaggio del corpo e da quello verbale e dal numero di carte che vengono cambiate.

Questo non vuol dire per forza che chi ha una mano servita sia capace di battere chi invece decide di cambiarne 2-3 o addirittura 4. Ed è inutile ricordare tutte le partite dove anche alla mano finale il giocatore vincente abbia ottenuto il proprio successo cambiando un numero elevato di carte.

Queste regole che sono fondamentali per il gioco del poker all’italiana, vanno a decadere per il poker alla texana, dove è importante giocare di strategia e saper prevedere il gameplay del proprio avversario. Ed è proprio su questo aspetto che un giocatore abile e professionista dovrebbe puntare. Le proprie carte hanno naturalmente un alto valore, ma alla lunga il pokerista vincente è quello che sa prevedere il punto dell’avversario e leggere il gioco altrui per ottenere una mano vincente.