L’incoscienza dei giovani siciliani. C’è chi beve birra dalla stessa bottiglia e l’età media dei contagi si abbassa

L’incoscienza dei giovani siciliani. C’è chi beve birra dalla stessa bottiglia e l’età media dei contagi si abbassa

RAGUSA – Bere una birra tra amici, magari passarsela, offrirne un po’ a un proprio amico fraterno, in tempi normali sarebbe considerata un’azione “di routine” e innocente. Certo, non molto igienica, ma si tratterebbe comunque di un gesto consueto, il quale non verrebbe notato da nessuno se non dai diretti interessati. Ebbene, il “mostro invisibile” che sta colpendo il mondo ha avuto il potere, tra le tante cose, di rendere anormale ciò che prima non lo era, o comunque, ciò che prima non veniva considerato come un problema o rischio.

Se infatti in passato il suddetto gesto del passarsi una birra tra amici non sarebbe stato assolutamente notato e, di certo, non avrebbe fatto notizia, di questi tempi sarebbe finito addirittura sotto la lente di ingrandimento del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. Attraverso un lungo post sulla sua pagina Facebook, infatti, avrebbe fatto sapere di aver visto “alcuni ragazzi, dall’aspetto appena maggiorenni, passarsi una bottiglia di birra, e bere tutti dalla stessa. Di questi tempi, un’autentica sciocchezza“.

Dopo la critica premessa, il primo cittadino ha fatto un riepilogo della situazione dei contagi nel territorio ragusano, per mettere soprattutto in evidenza come siano i giovani i più colpiti, al momento, dal virus. Dall’episodio della birra, infatti, Cassì ha preso uno spunto di riflessione per aprire un discorso proprio sui più giovani e sul sempre più imminente rientro a scuola. D’altronde l’età media dei contagiati si è ormai abbassata.

Un altro dato deve far riflettere: dei 56 positivi di Ragusa, 34 sono nati dopo il 2000. Spesso si tratta di giovani tornati da vacanze all’estero. Inutile dire che buona parte dei soggetti in isolamento sono loro parenti o conviventi. Quello della promiscuità tra i giovani è un tema che affronteremo anche domani pomeriggio insieme a tutti i dirigenti scolastici in vista della riapertura delle scuole“, ha scritto il sindaco.

Si discuterà della data di avvio delle lezioni, – prosegue – prevista per il 14 settembre, e che la Regione consente di rinviare al 24 in quei plessi che ospiteranno le votazioni referendarie del 20 e 21, e delle prescrizioni e accorgimenti da seguire. Servirà una decisa presa di coscienza dei ragazzi e delle famiglie, perché si adottino buone condotte oggi necessarie “(mascherine, igiene, distanziamento)“.

Immagine di repertorio