Catania, il Codacons diffida il rettore Pignataro

Catania, il Codacons diffida il rettore Pignataro

CATANIA – Non sarà stato un bel risveglio quello del Rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro. 

Il professore si è infatti visto recapitare una lettera di diffida dal Codacons, in cui viene richiesto di revocare i bandi per le selezioni e le assunzioni relative alla gestione delle riserve naturali affidate al Cutgana (Centro Universitario per la tutela e la gestione degli ambiente naturali e degli agro-ecosistemi).

In osservanza alle convenzioni di affidamento con la Regione Siciliana, – scrive il Codacons nella diffida – ed in particolare a mente di quanto previsto dall’articolo.3, il personale assunto con risorse economiche messe a disposizione dalla Regione attraverso l’Arta, deve tassativamente essere costituito quantomeno da 1 unità con funzione di Direttore e 2 unità con funzioni di Operatore, i cui compiti e requisiti sono quelli specificati dalla Tabella A della L.R. 98/1981 all’art.39 bis e dalla L.R. 14/1988″

A fronte di ciò, – prosegue il Codacons – si evidenzia che in nessuno dei tre bandi in esame risulta essere stata prevista né la figura di Direttore né quella di Operatore, facendo questi riferimento genericamente a personale di categoria C e categoria D. Inoltre i bandi di concorso di cui trattasi richiedono per la partecipazione alle procedure selettive, requisiti diversi rispetto a quelli stabiliti dalla citata Tabella A”.

“In particolare, il decreto del bando n.3935 – aggiunge la nota – quanto alle unità di categoria C, fa riferimento a mansioni relative alla gestione tecnica delle riserve naturali affidate al Cutgana, del tutto assimilabili a quelle del profilo di “operatore” indicato dalla citata Tabella A.  Mentre la Tabella A per l’accesso al profilo di “operatore” richiede il possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media), il bando di concorso in questione richiede il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, di fatto escludendo dalla possibilità di partecipare al concorso tutti gli aspiranti che, a mente della legislazione regionale citata, avrebbero titolo a parteciparvi in quanto in possesso del titolo di licenza media”.

Ciò che si evince dalla lettera del coordinamento è che i bandi in esame non tengano conto delle prescrizioni poste dalla normativa regionale, penalizzando così un ampio numero di potenziali aspiranti, impossibilitati a partecipare, e sminuendo la figura di direttore, accettando un qualsiasi tipo di laurea anziché esigere delle specifiche e tassative competenze culturali, richieste, peraltro, dalle norme regionali.

Il Codacons richiede, quindi, di revocare o quanto meno rettificare i bandi di concorso, minacciando di rivolgersi alle vie legali, al fine di tutelare gli interessi della collettività e del patrimonio naturale regionale, sottolineando come sia necessario fornire delle garanzie per un corretto reclutamento del personale da destinare alla gestione delle riserve naturali e per un corretto utilizzo delle risorse economiche erogate dalla Regione Siciliana per il loro funzionamento.

La palla passa quindi adesso al rettore Pignataro.