I soldi senza “fare nulla”, le truffe e la caduta del “paladino” Candela. Intercettazioni sanità: “Cento mila euro al mese”

I soldi senza “fare nulla”, le truffe e la caduta del “paladino” Candela. Intercettazioni sanità: “Cento mila euro al mese”

PALERMO –Per 9 anni mi busco personalmente 15mila euro senza fare un’emerita m******“, è questa l’arroganza e la spavalderia con le quali gli indagati dell’operazione della Guardia di FinanzaSorella Sanità, che ha fatto emergere un giro di mazzette di 600 milioni di euro, appalti e gare truccate all’interno della sanità siciliana, organizzavano le loro truffe.

Le intercettazioni dei finanzieri hanno fatto emergere un grave quadro probatorio nei confronti degli indagati. Tra di loro, si ricorda, spiccano i nomi di Antonio Candela, Fabio Damiani e Carmelo Pullara, dei veri e propri pezzi da 90 della sanità siciliana.

Emergono anche possibilità di guadagno ancora più grosse dei sopracitati 15mila euro. “Se sta m****** innevata si convince a leggere le carte, io da 15mila passo a 100mila euro al mese da dividere in due“, dice uno degli indagati intercettati.

Una situazione ancora più grave se si parla di Candela, che negli anni era divenuto un vero e proprio simbolo della legalità per le sue azioni contro gli “sprechi” della sanità pubblica. Da anni viveva sotto scorta per le sue battaglie, macchiate, però, da queste parole: “Ricordati che la sanità è un condominio e io sempre capo condominio rimango“, diceva Antonio Candela non sapendo di essere intercettato.

Fonte immagine gdf.gov.it