La felicità è reale solo se condivisa?

La felicità è reale solo se condivisa?

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Sin dalla prima alba dell’umanità l’uomo si è posto interrogativi riguardanti la genesi del mondo, dell’essere umano e soprattutto si è chiesto quale fosse il reale significato della vita. Perché siamo qui? Perché proprio noi? Qual è il vero scopo della nostra esistenza? Questi furono i quesiti per i quali i nostri avi trovarono risposta nella volontà suprema di numerose divinità, volontà da non contrastare ma solo rispettare.

Ancora oggi però l’uomo non ha smesso di ricercare quale sia il vero senso della vita. Successo, fama, denaro sono questi i valori che la nostra società cerca di porre come fine dell’esistenza di ciascuno, tramutandoci in individui egoisti, prigionieri di idoli che, invece di renderci felici, ci fanno vivere nella paura di non essere all’altezza dei
modelli che oggi vengono presentati come vincenti. La ricerca della vera felicità dovrebbe essere, dunque, il fine ultimo della vita di ognuno, ma cosa si deve intendere per vera felicità?

La risposta a tale domanda è difficile e ognuno potrebbe proporre una ricetta diversa per raggiungerla, ma sicuramente questo triste periodo che stiamo vivendo ci ha concesso il tempo per riflettere sulla nostra vita e ci ha fatto comprendere quanto siano importanti i momenti che compongono la nostra quotidianità: un abbraccio, una stretta di mano, una chiacchierata con gli amici, una pizza, piccole cose che insieme rendono ricche e gioiose le nostre giornate.

L’uomo non potrebbe mai appagare il suo desiderio di felicità se non fosse circondato dall’affetto dei propri cari, perché ha bisogno per natura di sentirsi parte di qualcosa. Stando in gruppo ci sentiamo protetti, al sicuro e quando tutto questo viene a mancare è normale che l’uomo cada nel baratro della paura. Il Covid-19 oggi ha privato tutti noi persino dell’azione più naturale e autentica che caratterizza l’essere umano: l’abbraccio.

Quante cose può significare un abbraccio! Riesce a trasmetterti l’affetto di un amico, a darti conforto nei momenti di difficoltà e ti permette di percepire la vicinanza di coloro a cui vuoi bene. L’abbraccio, quello autentico,sa infondere nel cuore dell’uomo l’amore puro, che dà forza e coraggio. Chissà come si saranno sentiti tutti coloro che
colpiti da tale epidemia non hanno potuto nemmeno ricevere un abbraccio, probabilmente l’ultimo, dai propri affetti.

Abbiamo riscoperto così il valore di quello che prima ci sembrava scontato, forse perché presi da una vita frenetica che ci aveva fatto perdere il reale motivo per cui valga la pena vivere, ossia l’essere amati, l’unica cosa che dona la vera felicità.

Ludovica Bonerba I C – I.I.S.S. “Ettore Majorana” – Scordia (CT)