Fase 2, altri chiarimenti sugli spostamenti: sì a tre in auto solo in relativi casi. Ecco quali

Fase 2, altri chiarimenti sugli spostamenti: sì a tre in auto solo in relativi casi. Ecco quali

PALERMO – Arrivano attraverso le Faq del Governo Italiano ulteriori chiarimenti riguardo gli spostamenti durante la Fase 2 dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Per quanto riguarda alla possibilità di muoversi accompagnati da una terza persona, il Governo chiarisce: “Nel caso in cui non si disponga di un mezzo privato ovvero non si abbia la patente di guida o non si sia autosufficienti è consentito farsi accompagnare da un parente o una persona incaricata di tale trasporto da e verso la propria abitazione, anche tenuto conto dell’esigenza di limitare quanto più possibile l’utilizzo di mezzi pubblici e comunque nel rispetto di quanto previsto per l’utilizzo dei mezzi privati.  Nel rispetto di tali condizioni, anche lo spostamento dell’accompagnatore è giustificato.

Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, così come la condizione di convivenza tra gli occupanti il veicolo, in caso di eventuali controlli, possono essere fornite nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione, ove l’agente operante ne faccia richiesta (la condizione di convivenza esime dal rispetto della distanza)“.

Nelle Faq viene chiarito anche un altro punto cardine relativo alla possibilità di spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro.

Sul sito del Governo si legge: “Ciò va limitato solo in casi di necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso, i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Si sottolinea che ciò è comunque fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Covid-19 e devono evitare il più possibile i contatti con altre persone. È quindi assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi“.

Immagine di repertorio