Catania ricomincia a vivere ma non del tutto: il grido di aiuto dei negozi di abbigliamento, parrucchieri e centri estetici

Catania ricomincia a vivere ma non del tutto: il grido di aiuto dei negozi di abbigliamento, parrucchieri e centri estetici

CATANIA – Nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus si sta, pian piano, tentando di ritornare alla normalità che è stata interrotta repentinamente dalla diffusione del Covid-19.

A Catania, dopo il lockdown generale, la città si sta rimettendo in moto e tantissime sono le attività che hanno riaperto seppur rispettando le misure contenitive e le nuove disposizioni.

In primis, i bar, gastronomie e ristoranti hanno ricominciato il loro servizio ma solo a domicilio e in determinati orari. Buone notizie anche per i camion dei panini, che sono disponibili per la vendita. Ancora, la storica pescheria ha ricominciato a “vivere” e, da oggi, infatti, sono stati predisposti vetri di plexiglas, mascherine, tendoni, gel igienizzante e ingressi numerati.

Di pubblica fruizione anche i parchi, i “polmoni verdi” della città ma emergono ancora alcune incongruenze.

Saracinesche abbassate invece per i negozi di abbigliamento. Ma non solo: parrucchieri e centri estetici, infatti, dovranno aspettare ancora un po’ prima di poter ricominciare a lavorare quasi come prima. Si pensa, infatti, che per loro la data ufficiale sarà il 18 maggio, stesso giorno dal quale si potrà anche riprendere ad andare a messa.

Ma non è tutto: diverse le segnalazioni di negozi cinesi di Catania di nuovo operativi per i clienti e, accanto ai generi di prima necessità come detersivi, espongono anche prodotti differenti quali abbigliamento e accessori. Nella giornata di ieri, per uno di questi, sarebbero arrivati i controlli delle forze dell’ordine che hanno disposto loro la chiusura.

Qualcosa, dunque, a Catania si muove… ma non per tutti!

Immagine di repertorio