Bonus cassa integrazione, è polemica. CGIL Catania: “Fake news. Migliaia di lavoratori in attesa”

Bonus cassa integrazione, è polemica. CGIL Catania: “Fake news. Migliaia di lavoratori in attesa”

CATANIA – Ancora accese polemiche, nelle ultime ore, in merito al bonus richiesto dai dipendenti regionali, per il pagamento della cassa integrazione in deroga.

Ecco quanto riportato dalla pagina Facebook CGIL Catania: “I dipendenti regionali siciliani non hanno mai chiesto un bonus per pagare la Cassa integrazione in deroga. Ecco la nota della #FunzionePubblica Cgil Sicilia che smentisce le false notizie circolare e che spiega cosa non ha funzionato. Ci sono in Sicilia più di 200mila lavoratori che, in gran parte, attendono di percepire la CIGD, per questa misura sono state presentate più di 40.000 istanze. Da alcune settimane 140 dipendenti del dipartimento lavorano in smart working con ritmi inimmaginabili per garantire un servizio alla collettività”.

“​​La prima delle verità è che nessuno di loro ha chiesto niente, men che meno soldi, e che senza grandi analisi, perché la percezione della grave difficoltà del momento è avvertita da tutti, il lavoro agile è diventato una non stop, in molti casi anche notturna, finalizzata a produrre il massimo possibile. ​​La seconda verità è che l’amministrazione regionale ha messo a disposizione una piattaforma che solo a fine aprile ha cominciato a funzionare, che tuttora non è del tutto efficiente e che fa sì che i tempi di lavorazione delle istanze si allungano tra mille difficoltà. Di più di un mese di ritardo nella partenza, chi istituzionalmente ne porta la responsabilità dovrebbe ammettere l’errore e non continuare a scaricarla ancora e sempre sui propri dipendenti. La terza verità è che i nostri rappresentanti istituzionali, in questi momenti di difficoltà, in parte da loro stessi causate, pensano solo e sempre a operazioni demagogiche, che a partire da presunte inefficienze della cosiddetta burocrazia, giustifichino il ricorso ad altro, con operazioni clientelari da tempo note. ​​La quarta verità è che la FP CGIL si è posta il problema, discutendo con l’amministrazione, di trovare il modo per destinare, una parte delle risorse che sono già destinate alla produttività, che quindi sono soldi che appartengono ai dipendenti del dipartimento, a premiare meritocraticamente l’impegno prodotto in queste settimane. Precisiamo, nessun dipendente ha chiesto nulla, ma qualcuno deve avere il coraggio di dire che si stava tentando di mettere insieme due parole di cui tanti si riempiono la bocca in maniera astratta: performance e merito. Il nostro intento è quello di portare questi due termini dal limbo di astrattezza in cui orbitano, ad assumere significato e tangibilità“.

In conclusione la CGIL afferma: “​​L’ultima verità, la più piccola, ma quella che fa più male, è che c’è chi si è assunto la responsabilità di far passare tutto questo come un mercimonio. A partire da alcune dichiarazioni di fonte sindacale per approdare alle quelle rese alla stampa dal Dirigente Generale Vindigni che aumentano la confusione e rischiano di gettare ulteriore discredito sul personale del dipartimento. La FP CGIL non accetta e non ha mai accettato di introdurre il principio del lavoro a cottimo nella pubblica amministrazione e non ha condiviso alcun criterio di attribuzione di risorse. In merito agli aspetti economici ha semplicemente condiviso l’idea di un progetto, che può avere il valore di sperimentare una nuova strada per la nostra amministrazione, nel contesto di una emergenza che si sta affrontando. ​​Rivolgiamo un invito a tutti, organizzazioni sindacali, rappresentanti istituzionali e amministrazione, a ritrovare nelle prossime ore la via del dialogo, lo dobbiamo a tutti, ai tanti lavoratori in difficoltà che aspettano il pagamento della CIGD e ai dipendenti regionali che finalmente in questi giorni, con i miglioramenti intervenuti sulla piattaforma stanno aumentando il numero di pratiche esitate e che hanno tutto il diritto di lavorare con serenità”.

Immagine di repertorio