Gli studenti universitari e l’ansia pre-esame online. Come gestirla? Il parere della Dottoressa La Rosa

Gli studenti universitari e l’ansia pre-esame online. Come gestirla? Il parere della Dottoressa La Rosa

L’emergenza Coronavirus, come è ormai tristemente noto, ha fatto emergere prepotentemente diversi problemi che affliggevano già da prima il nostro paese, acuendoli a aumentando vertiginosamente l’insieme di paure, ansie e incertezze che i cittadini affrontano giornalmente. Questo insieme di emozioni si è anche amplificato sensibilmente tra i giovani, sempre più incerti del loro futuro e che per costruirselo devono anche andare avanti con i loro percorsi di studio.

Le nuove modalità d’esami universitari, i quali saranno affrontati con ogni probabilità online, hanno causato nella maggior parte dei casi un aumento di ansia pre-esame negli studenti che si stanno preparando ad affrontarli. Tra possibili problemi di connessione, mancanza di contatto visivo reale con i professori, sensazioni che solo la realtà può dare e altre motivazioni, gli universitari devono trovare un modo per gestire l’ansia.

Ma come riuscire a gestire l’ansia di un esame, soprattutto considerato il periodo storico attuale e una modalità e organizzazione che hanno tutt’ora dei buchi non di poco conto? Per rispondere alla domanda ci siamo rivolti alla Dottoressa Valentina La Rosa, psicologa e psicoterapeuta. “In questo periodo, contrassegnato dall’emergenza Covid-19 e da una serie di limitazioni che hanno colpito la nostra vita sociale e relazionale, l’ansia è sicuramente un vissuto molto diffuso e talvolta difficile da gestire. – Ha spiegato – La necessità di contenere la diffusione del virus ha determinato anche la sospensione delle tradizionali attività didattiche a tutti i livelli e gradi di istruzione con l’inedito avvio della didattica a distanza. Un cambiamento sicuramente importante per i tanti studenti che, da un giorno all’altro, hanno dovuto rivoluzionare il loro modo di apprendere e di approcciarsi allo studio e ai tanto temuti esami“.

Riguardo le ripercussioni che possono avere gli studenti prossimi all’esame telematico, la Dottoressa La Rosa ha detto: “È importante sottolineare la fondamentale distinzione tra ansia fisiologica (o eustress) e ansia patologica (o distress). La prima, nel caso di un esame, è quell’ansia fisiologica che tutti abbiamo sperimentato e che permette di affrontare l’esame con la giusta carica per superarlo. Diverso è il discorso per l’ansia patologica in cui l’attivazione delle funzioni psicofisiche risulta sproporzionata allo stimolo e determina una riduzione delle capacità operative dell’individuo. In quest’ultimo caso, lo stato di attivazione è tale da determinare un fallimento o addirittura la rinuncia a sostenere l’esame stesso“.

Dunque, “avere ansianon è sempre un brutto segno. In certi casi, l’ansia serve proprio a non fare abbassare l’attenzione, a mantenere la giusta carica per affrontare un esame, così come un’importante partita di una competizione sportiva e via dicendo. L’importante è non perdere il controllo. In questo caso l’ansia passa dall’essere “terapeutica” al diventare “distruttiva”. “Gli esami a distanza – prosegue la Dottoressa -, oltre a essere una situazione nuova e imprevista, mancano di quel fondamentale elemento per la comunicazione umana che è la presenza del corpo. Se dunque per alcuni studenti il dover sostenere un esame da casa, tra le mura rassicuranti della propria camera, può essere un fattore di riduzione dello stress e dell’ansia da esami, per altri la modalità online può essere vissuta come ulteriore motivo di preoccupazione e paura. Come gestire dunque tale situazione?“.

La Dottoressa La Rosa ha analizzato la situazione, studiando i pro e i contro di un esame in via telematica e lasciando consigli utili non solo per chi ha difficoltà a gestire l’ansia, ma per qualsiasi studente che si sta preparando ad affrontare un esame. “La risposta sta nella capacità di gestire l’ansia attraverso una serie di competenze che è possibile apprendere: per esempio, utilizzare un metodo di studio efficace, pianificare lo studio in modo da ottimizzare i tempi di preparazione, dividere gli obiettivi in sotto-obiettivi sono alcune delle strategie che ci consentono di gestire e tenere sotto controllo l’ansia. Possono essere utili, inoltre, tecniche di rilassamento o di gestione dello stress a cui ricorrere in prossimità dell’esame“.

L’organizzazione, dunque, è fondamentale e funzionale nella gestione dell’ansia, ma anche della preparazione. Non tutti i casi, però, sono uguali. “Vi sono dei casi, tuttavia, in cui l’ansia può rappresentare il segnale di un disagio più profondo che non si limita esclusivamente al contesto universitario e agli esami, ma investe tutti gli ambiti della vita del soggetto e che questa situazione di emergenza può contribuire ad acuire. In questi casi, parliamo di angoscia che, a differenza dell’ansia, non ha un oggetto specifico, ma è un sentimento pervasivo che chiama in causa l’individuo nel suo essere. L’angoscia è sicuramente fonte di sofferenza, ma può trasformarsi in un’occasione preziosa per interrogarsi sulla propria esistenza e per rivolgersi a un professionista che, attraverso un ascolto attento, permetta di accedere alla dimensione più intima e inaccessibile del proprio essere, di cui l’ansia e l’angoscia sono solo un segnale“.

Immagine di repertorio